Dallo scorso 18 giugno, sono stati aperti al pubblico parte del piano nobile e degli appartamenti privati abitati dal poeta in etĆ giovanile, inaccessibili da piĆ¹ di 200 anni. Si potranno visitare la camera da letto e la finestra da cui Giacomo Leopardi osservava la luna e le āVaghe stelle dellāOrsaā, il salottino dove si intratteneva con i fratelli Carlo e Paolina, il giardino posteriore da cui si vedevano i āMonti Azzurriā, cioĆØ i Sibillini, ma anche i saloni di rappresentanza di Palazzo Leopardi, la galleria con le sue collezioni dāarte.
I luoghi della quotidianitĆ di Giacomo, dei suoi ricordi piĆ¹ intimi e anche dei suoi primi amori: Teresa Fattorini, la figlia del cocchiere e ispiratrice di āA Silviaā, e Gertrude Cassi Lazzari, una lontana cugina di Pesaro, a cui ĆØ dedicato āIl primo amoreā.
Grazie a un accurato restauro, eseguito sotto la supervisione della Soprintendenza delle Belle Arti, questi spazi sono tornati al loro antico splendore.
Lāapertura era attesa da tempo, prevista a marzo infatti, era stata rinviata a causa dellāepidemia da Coronavirus.
āOve abitai fanciulloā
Questo nuovo itinerario di visita ĆØ stato voluto dal Conte Vanni Leopardi, morto lo scorso anno e da sua figlia Olimpia, discendente del poeta che custodisce le sue memorie allāinterno dellāantico Palazzo di famiglia che si affaccia sulla piccola piazza che ha preso il nome dalla famosa lirica di Giacomo, āIl sabato del villaggioā.
Un nuovo viaggio alla scoperta del mondo interiore del poeta, alimentato da ricordi, sogni e impressioni legati al ānatio borgo selvaggioā con cui peraltro Giacomo ebbe un rapporto conflittuale.
Il percorso conduce a quelle che in casa sono sempre state chiamate āBrecceā per via del pavimento in ciottoli di fiume. Il conte Monaldo, padre di Giacomo, fece costruire queste camere fra i due giardini, quello di ponente e quello di levante, per lasciare ai figli ormai adolescenti intimitĆ e indipendenza. Il restauro delle tre stanze ha riportato alla luce gli originali decori pittorici.
La straordinaria Biblioteca di Monaldo ā ricca di 200 volumi, collocati nello stesso modo di 200 anni fa ā era lāunica parte del palazzo aperta al pubblico. Casa Leopardi ĆØ divenuta ora un vero e proprio complesso museale, oltre alla Biblioteca, propone: il rinnovato Museo Leopardi, in cui dieci sezioni permettono di percorrere la vita di Giacomo attraverso i suoi oggetti.
Le parole di Olimpia
āPer la nostra famiglia ĆØ un momento importante ā dice Olimpia Leopardi – e mi auguro, possa esserlo anche per tutti coloro che hanno Giacomo nel cuore. Un sogno che si avvera per i tanti che, negli anni, si sono emozionati visitando la Biblioteca e che, da oggi, potranno finalmente vivere in prima persona le suggestioni che toccarono lāanimo del giovane Leopardiā.