Un grido di allarme parte dai gestori di case vacanze e bed & breakfast familiariĀ italiani.
Se a inizio febbraio le speranze per la ripresa del settore erano basse, ma c’erano, a inizio marzo, in piena terza ondata, sono del tutto crollate.
La petizione al ministro del Turismo
Link alla Petizione:
http://chng.it/fDzVrk4LPG
Il testo della petizione
Egregio Ministro,Ā
le strutture ricettive extralberghiere regolarmente riconosciute coprono ilĀ 55%Ā delle camere dellāospitalitĆ Italiana.
Per la loroĀ dimensione,Ā localizzazione,Ā stagionalitĆ Ā e soprattuttoĀ giro dāaffari, la maggior parte delle strutture extralberghiere opera in formaĀ non imprenditoriale, in linea con la legge dello Stato che disciplina le attivitĆ saltuarie e con le leggi regionali che molte volte obbligano tale forma.
Nonostante non siano impreseĀ pagano tasse proporzionalmente superioriĀ alle attivitĆ ricettive gestite in forma imprenditoriale (minimo il 23% sui redditi diversi), incluso un doppio canone Rai maggiorato, Siae, etc. Sono strutture regolarmente censite, presentano una regolare SCIA; assolvono allāobbligo della segnalazione degli alloggiati alla Polizia; segnalano i flussi turistici alle Regioni e allāISTAT.
IlĀ settore extralberghieroĀ ĆØ unĀ pilastro dellāeconomia nazionale, che produce buona parte del PIL turistico attraendo milioni di nuovi viaggiatori, cosƬ come hanno fatto le compagnie aeree low cost, e generando di riflesso unāeconomia diffusa e capillare che arricchisce tutto il Paese.
Per questi motivi, chiediamo:
- che i proprietari di strutture ricettive non imprenditoriali regolarmente censite possano accedere alle azioni di sostegno messe in opera da questo Governo;
- che qualsiasi investimento per il rilancio del settore turistico includa sempre anche le strutture ricettive non imprenditoriali e si eviti, da oggi e per il futuro, come ĆØ successo per il bonus vacanze, la loro incomprensibile e inescusabile esclusione.
IN FEDE
Giambattista Scivoletto
Amministratore Bed-and-Breakfast.it
& altri