Acquapendente, uno dei borghi di origine etrusca dall’atmosfera suggestiva, è una meta ideale in quest’estate così calda, non solo per entrare in contatto con una storia di assoluto valore, ma anche per perdersi nell’incanto di una natura rigogliosa. Il borgo si trova lungo la consolare Cassia a circa 130 Km a nord di Roma, immerso nella verde Tuscia. Viene definito “la Gerusalemme d’Europa” perché l’antica Cattedrale contiene la più antica copia del Santo Sepolcro, custodita all’interno di una suggestiva cripta romanica.
Il suo territorio
Tra Toscana e Umbria, in provincia di Viterbo, il suo territorio è attraversato da 300 km di sentieri georeferenziati e anche dalla Via Francigena, l’antica strada che percorrevano i pellegrini diretti da Canterbury a Roma. Il turista, in ogni angolo, può scoprire panorami unici tra borghi ricchi di storia e di tradizioni e una natura verdeggiante che ha il culmine nella Riserva Naturale del Monte Rufeno.
Il Bosco monumentale del Sasseto
Questo bosco, dove la natura è protagonista indiscussa, offre ai visitatori un’atmosfera unica che richiama il mondo delle fiabe, con i suoi sentieri tra massi coperti di muschi e felci e rocce di tutte le dimensioni, i suoi maestosi alberi secolari dai rami contorti, i canti degli uccelli e i piccoli fiori nel sottobosco. Si ha l’impressione di trovasi immersi in una foresta tropicale. Un vero gioiello di biodiversità forestale unico in tutto il Lazio.
Date le sue caratteristiche, il magico bosco è stato utilizzato come location del film “Il racconto dei racconti” di M. Garrone.
L’arte e la leggenda
Si racconta che Matilde di Westfalia (895-968), madre di Ottone I il Grande, durante un viaggio dalla Germania verso Roma, passando in questo misterioso borgo del viterbese, fu costretta a fermarsi a causa dei suoi muli che decisero di inginocchiarsi. Durante la notte fece un sogno premonitore che le ordinò la costruzione di una chiesa dedicata al Santo Sepolcro proprio ad Acquapendente. E fu così che nel X secolo venne edificata questa basilica che al suo interno ospita un’edicola con le sembianze del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Un gioiello dell’arte medievale ancora molto ben conservato.