“24 agosto. Sono passati 5 anni da quella terribile notte: il terremoto di Amatrice. Il mio pensiero è rivolto a chi ha perso un proprio caro, a chi ha perso la casa, a chi ha perso il lavoro o la propria azienda. Non smetterò mai di battermi per voi. Una preghiera”. Lo scrive su twitter Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, nel quinto anniversario del terremoto del Centro Italia.
#24agosto Sono passati 5 anni da quella terribile notte. Il mio pensiero è rivolto a chi ha perso un proprio caro, a chi ha perso la casa, a chi ha perso il lavoro o la propria azienda. Non smetterò mai di battermi per voi. Una preghiera.🙏#terremoto #CentroItalia pic.twitter.com/NJwk5Dbic8
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) August 24, 2021
Il terremoto del Centro Italia
La serie di terremoti che colpì il Centro Italia nel 2016 e nel 2017, definita dall’INGV “sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso” ha avuto inizio ad agosto 2016 con epicentri situati tra l’alta valle del Tronto, i Monti Sibillini, i Monti della Laga e i Monti dell’Alto Aterno.
La prima forte scossa si è avuta il 24 agosto 2016, alle ore 3:36 e ha avuto una magnitudo di 6.0, con epicentro situato lungo la Valle del Tronto, tra i comuni di Accumoli (RI) e Arquata del Tronto (AP).
Due potenti repliche sono avvenute il 26 ottobre 2016 con epicentri al confine umbro-marchigiano, tra i comuni della provincia di Macerata di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera (la prima scossa alle 19:11 con magnitudo 5.4 e la seconda alle 21:18 con magnitudo 5.9).
Il 30 ottobre 2016 è stata registrata la scossa più forte, di magnitudo momento 6.5 con epicentro tra i comuni di Norcia e Preci, in provincia di Perugia. Il 18 gennaio 2017 è avvenuta una nuova sequenza di quattro forti scosse di magnitudo superiore a 5, con massima pari a 5.5, ed epicentri localizzati tra i comuni aquilani di Montereale, Capitignano e Cagnano Amiterno. Questo insieme di eventi provocò in tutto circa 41 000 sfollati, 388 feriti e 303 morti, dei quali 3 morirono per via indiretta (causa infarto per lo spavento).