Oramai nell'ambito della scuola italiana può succedere di tutto. A Canicattì, nell'agrigentino, i genitori di uno studente di scuola media inferiore hanno fatto ricorso (perdendo) nientepopodimenoche al Tar, (Tribunale amministrativo regionale) per annullare la decisione dei giudici di esame che attribuiva al proprio figlio un giudizio inferiore alle loro aspettative. Seppure la valutazione sia stata 'ottimo' si è preteso un 'eccellente', cioè il massimo di giudizio consentito. Mi pare che in questa vicenda, sia al papà che alla mamma, si possa senza dubbio dare il giudizio di 'pessimi'.