DomaniĀ a Parigi si commemora, a distanza di 100 anni, la conclusione della prima guerra mondiale. All'evento saranno presenti decine di Capi di Stato per ricordare quegli accadimenti. Si spera che lo spirito che riguarderĆ l'appuntamento internazionale, sarĆ di ripudio della guerra, certo,Ā ma soprattutto di ogni traccia di nazionalismo e razzismo, presenti ancora nelle comunitĆ nazionali: fu quello l'errato sentimento che ĆØ stato cavalcato da uomini cheĀ non sapevano nulla di ciĆ² che stavano facendo. Il ricordo tremendo di una guerra che dopo 20 anni ne procurerĆ un'altra altrettanto sanguinosa. I risentimenti e l'odio generati nel corso della prima guerra mondiale, ben presto provocarono la seconda.Ā Le vittime militari e civili delle dueĀ guerre furono ben 150milioni tra feriti e morti. Una ecatombe mostruosa quindi scatenata dai demoni, sempre pronti ad usare ignoranza e debolezze umane. Gli europei sapranno trarre la lezione da quegli accadimenti che li hanno resi periferici nel mondo e schiavi per diversi anni delle ideologie cheĀ hanno costretto gli europei alle atrocitĆ piĆ¹ infernali? Questa infame storia deve spingerci ad impegnarci per riassorbire quelle ferite, con una vera unione di tutti sotto la stessa bandiera, con l'edificazione di un solo Stato federale, cacciando cosƬ i demoni dall'Europa.
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