Un Paese in subbuglio, nella confusione, nella contrapposizione. Oramai si respira nell’aria la voglia di rissa, di litigi; tutto all’insegna della contraddizione. Fa impressione ad esempio sentire l’appello del fondatore dei 5stelle Grillo, al grido: “Fermiamo i barbari”. Mi chiedo con chi se la prenda… Ad esempio con se stesso, con i suoi figliocci, giacché sono anni che hanno alimentato costantemente il clima surriscaldato in cui viviamo? Oppure le parole d’ordine di Di Maio, che predica come assolutamente fondamentale per gli italiani ridurre qualche centinaio di parlamentari, mentre simultaneamente teorizza il mandato zero, per scongiurare la sua ineleggibilità, secondo le regole del suo movimento. Poi vedo Renzi spingersi verso alleanze che ha aborrito fino all’altra settimana. Lo sappiamo, la politica è fatta così, soprattutto in momenti di transizione come questo, ma per fa capire qualcosa alla gente comune, penso occorra essere più cauti e spiegare meglio. Così come vale per Salvini. Pratica lo schema uno contro tutti; dice che tutto si può fare; da segnali subliminali ed anche più, sull’uomo forte, e penso che gli porterà male. Gli italiani sono da un po’ di tempo distratti o irritati, ma non voglio credere hanno smarrito anche loro il senso della misura.