Grande frastuono per la vicenda di Sandro Gozi, giĆ sottosegretario del governo Renzi, ed ora nominato consigliere per gli affari europei, dal primo Ministro del governo francese. Alcuni politici lo hanno criticato fortemente, arrivando anche a proporre di togliergli la cittadinanza italiana. Penso che la contrarietĆ esternata, ed addirittura la ritorsione di togliergli addirittura il passaporto, sia piĆ¹ il frutto della canicola agostana che pesa su alcuni, cheĀ di un ragionamento sereno che ci tenga lontano da valutazioni ridicole ed antistoriche. In questa banale storia si ĆØ discusso come se ci fosse in atto un conflitto italofrancese, e non invece facenti tutti parte dellāUnione europea. Ć come se un politico dellāArizona, cessato un compito di governo nel suo Stato, viene ingaggiato per un ruolo tecnico da un Ministro della California. Ambedue gli Stati sono federati negli USA, ed il problema non sussisterebbe, ancora piĆ¹ se si trattasse, come ĆØ per Sandro Gozi, di un ruolo prestigioso seppur tecnico. Credo che la nostra classe dirigente debba imparare a contare fino a tre prima di dare giudizi avventati, almeno per due ragioni: risparmiarsi di sostenere cose insostenibili; evitare di trasmettere valutazioni sbagliate alla gente. Dāaltronde nel Paese cāĆØ un clima surriscaldato, frutto proprio di valutazioni esasperate a raffica su ogni situazione. Sarebbe proprio il caso di dire che la situazione ĆØ ridicola, anche se tragica.
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