Di Maio insiste nel volere il salario minimo a 9 euro lāora lordi, come scritto nel contratto. Ma perchĆ© lāarciministro vuole cogliere questo obiettivo? Ha studiato il sistema salariale e contrattuale italiano? Secondo me, non piĆ¹ di tanto. Probabilmente qualche suo consulente che ha reminiscenze ideologiche del passato, gli avrĆ fornito gli spuntiĀ al momento della stesura del contratto di alleanza giallo verde. Infatti, ĆØ stato detto e ridetto dalle parti sociali, che non abbiamo bisogno nĆ© di decreti governativi nĆ© tantomeno di leggi del parlamento sulla materia, giacchĆ© la stipula dei contratti nazionali, copre la quasi totalitĆ dei lavoratori per l'estesa rappresentanza imprenditorialeĀ e delle confederazioni sindacali. QuandoĀ qualcuno non ha rappresentanza e ritiene di subire un torto salariale, i giudici, nella assoluta generalitĆ , prendono a riferimento i minimi salariali stipulati da associazioni imprenditoriali e sindacati dei lavoratori. EĀ allora perchĆ© questa insistenza? PerchĆ© danneggiare la libera eĀ autonoma contrattazione delle parti socialiĀ che contrattando calcolano le dinamiche di mercato e modulano salario oltre a contrattare anche premi salariali in piĆ¹ legati alla maggiore produttivitĆ ? Sarebbe una iattura portare nei consigli dei ministri e parlamento questo argomento; torneremmo indietro piĆ¹ di un secolo. Se il governo vuol fare delle cose utili, si occupi di fisco,Ā di costi della energia, della logistica, delle infrastrutture, della P.A. della istruzione e formazione e ancora di tanti altri ancora fattori riguardanti il benessere dei lavoratori e imprese. In un paese moderno infatti, i governi gestiscono le leve della economia, i soggetti sociali regolano il loro ambito di lavoro responsabilmente eĀ autonomamente.
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