Finirà la perpetua campagna elettorale italiana, dopo il voto per i ballottaggi per la elezione dei Sindaci e dei consigli comunali conclusisi domenica notte? Molti analisti politici, ma anche semplici cittadini, sono convinti di no: non finiranno! In effetti già è facile pronosticare la continuazione del un moto perpetuo che coinvolge le dirigenze dei partiti, sia di maggioranza sia di opposizione, ma soprattutto ministri. Infatti la valutazione unanime di una imminente crisi di governo, non ha consentito a nessuno di spegnere i motori della macchina elettorale. Sono la precarietà degli equilibri politici, influenzata dalla volubilità dell’elettorato italiano, responsabili di questa miserrima condizione, ancor più esaltate dalla scarsa propensione degli elettori a recarsi al voto, che trasforma ogni competizione, mai uguale alle altre, per il vorticoso turn over di chi va a votare in ogni singola competizione elettorale. Dunque, instabilità politica e cambio repentino di opinione dei cittadini, di rincorrono a vicenda, rendendo impossibile superare uno stato di cose così penalizzante per il governo ordinato della Comunità e per la salute della economia. Arrivati a questo punto, oltre all’impegno responsabile e straordinario di ciascuno di noi, credo che occorra molto pregare nostra Madre Maria, affinché ci aiuti tutti a ritrovare umiltà, responsabilità, senso delle cose più importanti per la nostra vita sociale.
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