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Meglio un election day

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La campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale dell’Umbria ormai si è talmente infuocata che difficilmente un solo cittadino italiano abbia potuto non accorgersi di questa competizione politica, a differenza di quello che accadeva fino a qualche anno fa. Dopotutto, come si farebbe a non notarlo con trasmissioni tv tanto insistenti nel proporre analisi e riprese televisive di tutti i leader dei partiti che si recano in questa regione. In definitiva ogni giorno; dico ogni giorno, ministri, esponenti della maggioranza, come i capi delle opposizioni, sono nei tour, appositamente organizzati per la campagna elettorale. Sia chiaro, le attività elettorali servono proprio a incontrare gli elettori chiamati alle urne per regioni, comuni, nazionali, europei. In questo caso, essendo interessata l’Umbria con il rinnovo del suo consiglio regionale, cosa c’entra l'ossessiva informazione a tutti gli italiani? Certamente queste considerazioni valgono ora per gli umbri, come per ogni altra regione che si potrà trovare nelle stesse circostanze. Infatti ormai ogni regione si può dire che abbia una sua scadenza autonoma, e mi chiedo se non sarebbe meglio unificare le elezioni regionali in un solo giorno, come accadeva una volta. Avremmo meno confusione e avremmo Ministri e leader nazionali più impegnati a studiare i dossier e a gestirli, anziché disperdersi in una attività elettorale che occupa l’intero anno tra tutti i rinnovi dei comuni, anch’essi sfalsati nel tempo, quelli regionali, nazionali ed europei. Qualcuno obietterà che non è, la situazione descritta, una cosa molto importante, ma sono sicuro che gli interessi dei cittadini non potranno che guadagnarci. A ben vedere si sentono molte promesse e poche realizzazioni. E se la scarsa fattività della classe dirigente politica dipendesse in larga parte dalla partecipazione ai molteplici talk show, interviste in genere, comizi, e conferenze?

Raffaele Bonanni: