Fa discutere l’intenzione del governo di voler monitorare, attraverso una carta elettronica appositamente studiata, la qualità della spesa di chi percepirà il reddito di cittadinanza. Ci saranno elenchi di spese vietate? Ci saranno interruzioni elettroniche di fronte ad acquisti sconsigliabili? Ci saranno sospensioni del funzionamento della “carta”? Per ora nessuno sa nulla. Quello che si intuisce, è che lo Stato, quatto quatto, si ricandida a mettere sotto tutela il cittadino: si sa da dove si parte, non si sa mai dove si arriva, come la storia ci insegna. Insomma, dopo 70 anni si riaffacciano elementi da “Stato Etico” in Italia.
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