E' venuto a mancare Massimo Bordin, mitico e storico giornalista di Radio Radicale. L’ho preferito per anni, tra gli altri, per la selezione degli articoli di stampa nella rassegna stampa mattutina. Voce rauca, cadenza romanesca, acuto, equilibrato, ironico, professionale. Ora riposi in pace. La sua morte coincide con la grave difficoltà che sta vivendo Radio Radicale per la volontà espressa dal governo di non finanziare più la pluriennale attività di trasmettere iper intero i lavori parlamentari. I radicali sono molto lontani dal mio modo di vedere le cose eppure, li apprezzo per coraggio e lealtà. Penso che il mantenimento della loro autonomia e libertà, corrispondono alla libertà ed autonomia anche di altre posizioni. Probalabilmente il governo non la pensa così. Comunque spero che con l’aiuto di tanti, radio radicale possa continuare a svolgere la sua funzione di informazione libera ed autonoma.
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