Il Governo presenta un decreto legge che riforma la disciplina delle intercettazioni, dichiarando la necessità di limitare gli abusi che penalizzano la sfera personale: utilizzarle solo per le indagini, ai fini del perseguimento dei reati. Affermazioni giuste, ma per nulla adeguate ad un cambiamento radicale che la situazione richiede.
E’ risaputo che alcuni servitori dello Stato hanno usato importanti strumenti previsti dalla legge – come la intercettazione – per percorsi discutibili. Nel contempo, spacciatori di droga, sfruttatori di prostituzione, rapinatori, delinquenti abituali, agiscono senza sufficiente freno e repressione.