Che fine ha fatto il Sud d’Italia? Non abbiamo notizie da tempo di come stanno le cose riguardo i servizi sociali, le infrastrutture, gli investimenti, la istruzione e la formazione, le università. Le uniche notizie che sentiamo, e le sentiamo distrattamente per la loro ripetitività, riguardano la cronaca nera e di tanto in tanto qualche sciagura legata a eventi naturali, come la fuga dei giovani verso il nord Italia ed il nord Europa. Ma se c’è qualche cosa che non va nel Meridione, è che intanto continua a non trovare la forza per rialzare il capo. A ben vedere i governi centrali degli ultimi anni, non solo non se ne sono occupati ma addirittura hanno spostato percentuali importanti di denari pubblici a favore delle regioni del nord, usando il criterio della ripartizione dei finanziamenti attraverso il conteggio della spesa storica. Cosicché chi era ricco si è arricchito di più, chi invece era povero ha peggiorato la sua condizione.
È triste fare valutazioni storiche su quello che è accaduto in Germania per promuovere qualche decennio fa il suo territorio povero ad est, e confrontandolo con quello che invece ha riguardato il rapporto degli italiani con la loro parte in difficoltà. Il vecchio cancelliere democristiano Helmut Kohl investì ogni risorsa dello Stato federale per allineare le due aree territoriali, convinto che la Germania non avrebbe avuto futuro permanendo quella forte sperequazione. Poi i risultati gli hanno dato ragione. Un comportamento analogo lo ebbe anche il trentino Alcide De Gasperi negli anni della ricostruzione, promuovendo apposite politiche a favore del Meridione. Ma in questi ultimi decenni, non c’è traccia alcuna di quella impostazione. Ma che dire, se non rifarsi a una saggia e profonda affermazione che valuta statisti coloro che guardano oltre le campagne elettorali, ed invece politicanti, quelli che piegano ogni scelta per prendere voti al momento. La situazione, dunque è molto critica, e più passa tempo e più mi convinco che o i meridionali aprono gli occhi e si danno da fare in ogni modo per sovvertire la realtà, oppure a loro non rimarranno neanche gli occhi per piangere.