Decenni fa, quando c’era la lira, di fronte al traffico intenso nelle città, o a causa di intoppi nelle autostrade, alcuni per sottolineare che gli automobilisti erano troppo in giro per le strade delle città e delle arterie di comunicazione nazionale, dicevano: “La benzina bisogna alzarla a mille lire così vedremo chi avrà il coraggio di circolare con le auto”. Qualche hanno dopo, mentre la inflazione aveva svalutato sensibilmente la nostra moneta, le invocazioni erano identiche, ma si parlava di aumentare il carburante a 2000 lire per scoraggiare l’uso dei mezzi di trasporto. Ora se facciamo i conti delle cose come stanno dopo tanti anni, la benzina supera un euro e mezzo: cioè tremila lire, ed il traffico è rimasto molto intenso ed inquina le città e stressa automobilisti e cittadini tutti. Dunque qualsiasi vetta raggiunge il costo del carburante, ciascuno paga e circola come se nulla fosse. Sarà per questo che oramai sono passati tre mesi dal forte calo del barile del petrolio, ma il prezzo alla pompa è sempre lo stesso.