Oramai la politica è un palcoscenico. Si parla e sparla di chiunque, si litiga e si fa pace clamorosamente, si promette questo e quello e si minaccia, in un turbinio di apparizioni in tv, di appuntamenti veloci, ora in una città ora in un’altra. Ogni giorno si può arrivare ad avere appuntamenti anche in sei-sette città diverse tra loro. Da qualche tempo, però, mi è venuto un dubbio: che c’entra tutta questa iperattività su ogni cosa, salvo che sull’amministrazione delle cose pubbliche che, come si sa, ha bisogno di riflessione, progettazione, esecuzione e verifica risultati?