Oggi è la festa di Maria Madre nostra, e gli italiani timorati di Dio si rivolgeranno a Lei con invocazioni di figli amorevoli e fedeli. In Maria Madre nostra confidano tutti coloro che cercano la serenità, che cercano la forza di una fede adulta, che vogliono piegare il proprio cuore alla carità, che sperano nella capacita di coltivare la virtù della pazienza, che vogliono trasformare il proprio duro carattere a dolcezza, che vogliono dedicarsi agli altri senza nulla chiedere, che desiderano essere obbedienti come solo la Madre del Signore ha saputo fare. Sono sicuro, che tra coloro che pregheranno Maria Madre nostra, saranno anche quei cattolici che hanno promesso di rinnovare la politica italiana, per riportare il paese nel cammino delle nostre tradizioni e principi ispirati dalla fede Cristiana. La loro preghiera, non potrà che riguardare la promessa di obbedire esclusivamente al bene della Nazione e del suo popolo, rifuggendo le tentazioni di adagiarsi al comportamento degli altri che propongono soluzioni facili ma nocive; di adottare uno stile e contegno adatto a persone che hanno delle responsabilità, e fare della umiltà e della disponibilità incondizionata la cifra del servire persone che soffrono; nel fare della propria missione, il segno distintivo nel reprimere le deviazioni personalistiche e giungere alla collaborazione senza condizioni verso le persone impegnate a raggiungere le stesse mete di bene comune. Se queste preghiere saranno sincere, il germe del rinnovamento della politica in Italia, darà copiosi frutti: queste virtù invocate sono le perle del Cristianesimo regalate a noi tutti da Maria nostra Madre.