Dopo fulmini e tuoni durati mesi e mesi, ecco che arriva lāintesa commerciale tra Cina ed Usa. Lo hanno siglato Trump eĀ il vicepresidente della Repubblica cinese; si puĆ² dire che ĆØ stato un accordo conveniente per tutti e due i contraenti. Gli americani strappano in cambio della rimozione dei dazi a sfavore dei cinesi, un impegno ad importare dagli āstatesā almeno 200 miliardi di merci: sopratutto prodotti industriali e d agricoli. I cinesi hanno ripristinato un buon rapporto con un partner economico che dura da piĆ¹ decenni e confermano le esportazioni, almeno nella misura di ciĆ² che si impegnano a comprare. Ma allora chi ci perde? Ci perdono i sudamericani e gli europei che si sono accollati dazi trumpiani, senza avere la forza di contrattare. Ci sono regole basiche nel commercio: se rappresenti un grande volume di business, lāinterlocutore contrata e strappa condizioni piĆ¹ favorevoli. Ma gli europei e i sudamericani hanno sƬ istituzioni unitarie continentali – la Ue ed il Mercosur – ma non hanno il potere di trattare a nome di tutti gli Stati aderenti; cosicchĆ© andando nei mercati odierni molto diversi da qualche decennio fa, appunto pagano ādazio. In conclusione, i cinesi, importeranno dallāEuropa meno prodotti agricoli ed industriali daāEuropa, nella misura di ciĆ² che per pattuizione si ĆØ stabilito comprare con gli americani. Gli americani dal canto loro manterranno gli dazi con europei tanto divisi che singolarmente neanche potranno opporre altre politiche, per la loro insignificanza commerciale. Dunque si puĆ² senzāaltro affermare che l'insignificanza costa molto.
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