Una guerra moderna è combattuta senza sosta dalle maggiori potenze mondiali e si può solo sperare che non finisca male, ovvero in guerre cruente. Dopo che gli Stati Uniti d’America bombardano Cina ed Europa con dazi sui prodotti dei rispettivi Paesi, interessati a lauti guadagni nel mercato americano, e assaltano la Russia stretta con sanzioni economiche, le risposte non si sono fatte attendere. Soprattutto Cina e Russia colpiscono il dollaro come moneta utilizzata per ogni transazione economica nel mondo, attraverso l’accumulazione dell’oro nei forzieri delle banche centrali per centinaia e centinaia di tonnellate, in modo da evitare di fare grandi pagamenti con dollari, dando ai partner commerciali ed investitori in loro titoli, garanzia con il metallo giallo. Anche alcune grandi compagnie petrolifere hanno fatto transazioni in Euro per miliardi.
Da questa esperienza si evince che, in politica, per ogni colpo che si dà se ne riceve uno uguale per potenza. Ma si sa, questa è un epoca (densa di rischi) e spesso i leader dei Paesi sono portati a commettere gesti solitari eclatanti. Sarebbe molto più conveniente per tutti dialogare e mettersi d’accordo. Ma questi eventi segnalano anche che c’è forte bisogno di ridiscutere gli equilibri mondiali da tempo di fatto modificati. Speriamo che gli europei, fortemente danneggiati dalla loro debolezza, riescano a comprendere che nel mondo attuale continenti come il nostro, senza una vera unione, pagheranno il conto per i grandi Paesi come è sempre stato.