Sulla ex Ilva ora interviene anche la Procura della Repubblica di Milano. Il procuratore capo Francesco Greco, rende noto che ha aperto un fascicolo per l’indagine sulla gestione dell’Ilva. Per ora il fascicolo è senza indagati, ma fa sapere che la Procura si costituirà parte in giudizio e parteciperà alla causa per la rescissione del contratto tra ArcelorMittal e gestione commissariale. La procura di Milano in sostanza giustifica il proprio intervento per l’enorme ricaduta che la eventuale rescissione del contratto avrà per l’occupazione e l’economia italiana, e dunque vuole accertare le responsabilità di chi sta procurando questo danno a Taranto ed al paese intero. Che dire per questa situazione davvero disarmante ed anomala. La condizione disastrosa dell'ex Ilva, la si deve a più ragioni: al silenzio sull’ambiente per lunghi decenni; poi alla pretesa surreale poi di risolvere il problema in tempi lampo e non realisticamente con una pianificazione in temi medi della bonifica delle aree inquinate; ed ancora alla irragionevole volontà di usare Taranto per scontri politici; all'inesistenza di senso di responsabilità dei governi rispetto ad un tema di enorme interesse generale. Ora interviene la procura di Milano, e quindi chissà quante altre procure faranno lo stesso. Ma è bene avere in mente che queste situazioni danno un ulteriore segnale nocivo verso i mercati ed alla endemica anomalia italiana. Il segno della idoneità del nostro paese ad essere un paese affidabile per i mercati. Se c’è ancora qualche spiraglio per salvare lavoro ed economia a Taranto, si abbia responsabilità: ci si comporti come si fa in qualsiasi paese industriale normale; non si può essere fuori del mondo. Il reddito da lavoro non si fa con il reddito di cittadinanza o con le casse integrazioni, si fa rassicurando gli investitori.
Ricevi sempre le ultime notizie
Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.
Stay Connected
Seguici sui nostri social !
Scrivi a In Terris
Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo: