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Facciamo sentire il nostro sdegno

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Continuano le aggressioni ai danni di persone di colore. Questa volta è accaduto ad Anzio con due giovani che hanno aggredito e bastonato un nigeriano; due giorni prima altri due ragazzi hanno picchiato a Roma un taxista di origine indiana. Non bisogna mai smettere di ripetere che questi fatti non accadono a caso. Quando politici e media affrontano in termini irresponsabili il problema della immigrazione e degli stranieri in Italia, ecco che esaltati, drogati, ideologizzati, vengono di fatto aizzati a commettere atti criminosi di razzismo. Mi ricordo che decenni fa, ed anche tempo fa, accadevano situazioni con la stessa dinamica. Politici e media, anch’essi intrisi di ideologie, aizzavano i lavoratori contro chi sosteneva la esigenza di modernizzare il mercato del lavoro. Accusavano queste persone di danneggiare il sistema dei diritti del lavoro. La loro era una posizione fortemente sbagliata. Volendo mantenere la mummificazione del sistema di lavoro, si spingevano le produzioni italiane fuori mercato, e questo sì che danneggiava i lavoratori. Ma puntualmente, le insistenti accuse, creavano terreno fertile per i brigatisti Rossi, per assassinare coloro che venivano così ossessivamente indicati come responsabili dei guai dei lavoratori. Ma è  possibile che tanto odio sparso e tanti omicidi nei confronti di eroi civili, non ancora si impara la lezione. La verità è che alcune realtà sociali e politiche hanno bisogno di odio per esistere, incivilendo irrimediabilmente la nostra comunità. Facciamo sentire il nostro sdegno.

Raffaele Bonanni: