Il Ministro Di Maio esulta per i dati occupazionali che a suo dire avrebbero finalmente invertito la rotta dopo molto tempo di perduranti dati negativi. Se fosse davvero cambiato il trend, ogni persona di buon senso non potrebbe che esprimere soddisfazione, ma i dati rassegnati dallāIstat, per come sono stati resi pubblici, non permettono di comprendere con chiarezza le dinamiche di quello che sta accadendo. Quello che emerge con nettezza, ĆØ che fra i 60 mila in piĆ¹ dichiarati,Ā piĆ¹ della metĆ sono partite iva e contratti a termine; la stragrande maggioranza dei censiti sono maschi, e soprattutto persone dopo i cinquantāanni. Probabilmente, questi ultimi, sono restati a lavorare, a causa delle precedenti norme pensionistiche che come si sa spingono a restare piĆ¹ a lungo nel mercato del lavoro. Quello che penso ĆØ che non sia proprio il massimoĀ dare annunci di cambiamenti epocali con elementi contraddittori come quelli pubblicizzati. Tuttavia non ĆØ il caso di biasimare lāattuale governo per lāenfasi utilizzata nella attuale circostanza. Abbiamo giĆ assistito ad annunci di tale portata nel passatoĀ al punto che, a distanza di tempoĀ e con situazioni similari davanti a noi, stentiamo a non farci assalire dalla tristezza.
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