La polemica sulle misure per limitare l’uso del contante è difficile da capire. Premesso che nel nostro Paese prospera l’evasione fiscale, le attività piccole, medie e grandi criminali della prostituzione, dello spaccio degli stupefacenti, delle truffe, dei furti, e che coloro che vivono di queste attività non amano che si verifichino i loro consumi; circostanza acclarata. Anche molti esercenti di attività commerciali non sempre stampano lo scontrino frodando lo Stato e facendo concorrenza sleale verso i loro colleghi che invece non evadono rilasciando scontrini. Poi sul piano della fattibilità concreta dei pagamenti per pos ed altri sistemi similari ormai sono sicuri e pratici. Lo sviluppo delle tecnologie digitali è una realtà irreversibile ed addirittura si possono fare operazioni a mezzo smartphone, solo avvicinandolo ed interfacciandosi con la propria banca con il riconoscimento facciale. Ma la polemica continuerà ancora, proprio perché la decisione coglie nel segno: molti che non hanno un lavoro formale, dovranno dimostrare perché dispongono di molti soldi, così chi denuncia un reddito più basso di quello che denuncia.
Contante? Si coglie nel segno
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