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“Wakeupcall”: la giovane band che ha fatto il giro del mondo

La giovane band, nata dalla passione per la musica di due fratelli, ha come obiettivo quello di produrre un album entro il 2023

Oggi andiamo a Roma per conoscere una band particolarissima che è andata alla scoperta del mondo, per cui la musica è sinonimo di viaggio. Un gruppo di ragazzi che ha fatto della propria arte un’occasione ed esperienza di vita unica. Proprio grazie alla musica hanno potuto vedere posti e cose nuove, mettendosi in gioco e organizzando una vera avventura a bordo del loro furgoncino. E’ incredibile quanto vi racconterò in questo articolo, non immaginate minimamente quello che sono stati in grado di fare questi quattro giovani intraprendenti.

La passione di due fratelli

Tutto nasce dalla passione di due fratelli: Tommaso e Oliviero. Entrambi amano fin da piccoli suonare e cantare così da aggregarsi ad altri due elementi per formare un gruppo. Nota dopo nota, prova dopo prova, nascono i “WakeUpCall”. La loro storia itinerante inizia quando con un furgoncino rosso decidono di partire per portare le loro canzoni in giro per il mondo alla volta di palchi e festival. Una scelta che senza dubbio molti di voi la chiamerebbero “follia”, e invece è stata dettata proprio dal coraggio. Quattro veri eroi.

Inizia il viaggio

Qualche valigia, amplificatori, strumenti, e una bella dose di adrenalina si sono messi in viaggio direzione estero. Partiti con la voglia di incontrare persone nuove, confrontarsi con culture diverse, grazie al registro universale delle loro canzoni. Strada dopo strada, kilometro dopo kilometro con la scaletta dei loro brani inediti in lingua inglese, cosi inizia l’avventura alla conquista del mondo dirigendosi dapprima vicino i confini dell’Italia: Svizzera, Francia, Olanda, Corsica, per poi giungere con due tournée in Inghilterra. Poi ancora via alla volta dell’Europa dell’est dalla Repubblica Ceca alla Polonia, dalla Lettonia alla Lituania, fino alla Russia nel 2015. E in ogni tappa realizzando sempre più concerti, con il vento della buona sorte in poppa ogni giorno più forte. Un’ avventura talmente arrangiata che li ha obbligati a dormire alternati tra chi in albergo e chi nel furgone, al dover far ripartire il motore ingolfato ogni mattina tirando l’aria e incrociando le dita. E tra i tanti giri di chiave e le varie tappe anche l’Ucraina dove hanno partecipano a un festival davanti a più di tremila persone, un evento davvero inaspettato. C’è da ammettere che per dei giovani ragazzi non è così scontato andare a suonare in un posto lontano dove nessuno ti conosce, non sapendo se ti apprezzeranno, se sarai applaudito o meno e quale sarà la reazione del pubblico. Quel timore di metterti sempre alla prova. Ma per i WakeUpCall la sfida è un continuo tararsi, una ginnastica artistica e di vita, e a renderli forti il loro rapporto di amicizia e stima così granitico da tirare dritti senza alcuna paura. L’emozione più grande proprio in quest’ultima terra, l’Ucraina di cui purtroppo oggi si sente tanto parlare per via della guerra.

Alla conquista della Cina

I WakeUpCall con la loro tenacia sono arrivati fino alla Cina, che ha rappresentato il viaggio più strano e particolare poiché definita dagli stessi un mondo a sé. I ragazzi hanno suonato in zone che pensavano in un primo momento essere paesini piccoli, ed invece erano tante città con più di venti milioni di persone l’una, e il ricordo più incisivo è quando venivano scrutati dalla popolazione come fossero alieni …. quattro giovani musicisti italiani vestiti a mo’ di rock, con la gente che gli scattava foto su foto. E dopo aver girato mezzo mondo, ciliegina sulla torta ora sono tornati alle loro origini, scrivendo musiche in italiano.

Il viaggio prosegue in Italia

Da adesso il loro proseguimento del viaggio sarà l’Italia, per farsi ascoltare un po’ di più in casa, reduci da questo percorso geografico e di crescita interiore. Tra gli obiettivi del 2023 far uscire un album. Questa esperienza ha insegnato ai ragazzi tantissime cose, innanzi tutto che viaggiare è la cosa più bella che uno può fare nella propria vita, poi che esser ripagati dalla propria arte è la più grande soddisfazione. E come mi hanno raccontato viaggiare ti fa capire che tipo di persona sei, ti fa conoscere a fondo te stesso, il rapporto che hai con le altre persone e con le novità intorno, e per i Wake up Call è stato come vedere con gli occhi di un bambino questi angoli di pianeta, una realtà che sarebbe rimasta altrimenti sconosciuta. Viaggiare e cantare per il mondo ti insegna a rispettare ogni persona che ti trovi davanti. E grazie alla loro arte hanno trovato tante porte aperte, hanno incuriosito e fatto centro tornando con un bagaglio di ricchezza d’animo vera propria, oltre che musicale più vasto. Viviamo in una società che ti impone dei ritmi frenetici, loro invece hanno avuto la forza di uscire dal turbine quotidiano e prendersi i propri spazi, inseguire la loro libertà, credere e realizzare un sogno. Hanno seguito il loro istinto e ragionato con la loro testa contro ogni moda del momento e contenitore sociale. Oltre che tanti amici conosciuti e con cui sono ancora in contatto. Insomma se un Artista fa rima con Libertà, loro incarnano questa formula pertanto oltre che fargli un grande in bocca al lupo, Vi invitiamo ad ascoltare i loro brani sui vari canali delle piattaforme digitali, scrivendo “WAKEUPCALL”. E naturalmente ci salutiamo augurandogli ancora “Buon Viaggio” per le loro prossime uscite discografiche.

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