Così la sussidiarietà tiene in piedi il Welfare. Volontariato come “linfa vitale”

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Foto: sito delle Misericordie

Sul volontariato poggia lo stato sociale. Terzo settore. Principio di sussidiarietà. Associazioni ed enti non profit. Ecco quali sono le fondamenta del Welfare in Italia. Una realtà composta da oltre 40 mila mila organizzazioni che beneficiano del 5 per mille. Con 15 milioni di cittadini che esprimono nella dichiarazione dei redditi la preferenza a chi destinare il contributo. Erogando così 328 milioni di euro a un insieme di soggetti privati che producono beni e servizi per la collettività. Solidarietà, uguaglianza e partecipazione. Sono queste le caratteristiche di associazioni di volontariato e di promozione sociale. Cooperative sociali. Onlus. organizzazioni non governative. Tutte realtà che garantiscono servizi e beni pubblici a valenza collettiva. Senza scopo di lucro. E grazie all’impegno di milioni di volontari. In collaborazione tra chi offre aiuto e chi lo riceve.

Sos volontariato

Domenico Giani presiede le Misericordie d’Italia. E lancia un grido d’allarme. “Governo e istituzioni non riconoscono il lavoro quotidiano del volontariato. Linfa vitale della nostra società– spiega Giani-. Ringrazio tutti i volontari che si sono spesi per i più fragili. Le difficoltà non mancano a causa anche del caro carburanti“. Esistono alcune esperienze più virtuose su base regionale. Come quelle della Lombardia o della Toscana. Ma, sottolinea Giani, “non sempre i vari livelli di governo manifestano particolare riconoscimento per l’opera dei tantissimi volontari”. Persone che gratuitamente “animano ogni giorno le organizzazioni della solidarietà sociale“. Anche nei più recenti provvedimenti del governo, precisa Giani, “non emerge sempre in modo chiaro la volontà di fornire un aiuto concreto e sostanziale al volontariato”. Così il Terzo settore “rimane troppo spesso sullo sfondo“. E ciò, evidenzia Giani, “anche nell’attuale clima pre-elettorale”.

Silenzio assordante

Prosegue il presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie: “Lo dico sempre in punta di piedi. E da uomo delle istituzioni che ha dedicato la sua vita al servizio alla collettività. Trovo assordante e sconcertante il silenzio delle istituzioni e della politica”. Riferisce Domenico Giani:”Le Misericordie hanno trascorso l’ennesimo Ferragosto all’insegna della solidarietà. Con un migliaio i mezzi in servizio. Tra ambulanze e auto di servizi alla comunità. E oltre a tremila volontari impiegati. Persone al servizio delle persone“. Lunedì Giani ha fatto visita alla Misericordia di Santa Marinella, sul litorale romano. I volontari hanno scelto di dedicare agli altri la giornata dell’Assunta che è un momento di spensieratezza. Prendendosi cura di chi ha bisogno perché si trova in situazioni di difficoltà e solitudine. “Anche a Ferragosto non ci siamo dimenticati degli ultimi e dei più fragili– afferma Giani-. Lo rivendico con orgoglio ringraziando i volontari in servizio. Perché le difficoltà non mancano”.

Appello alle istituzioni

Il presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie si rivolge a “tutti gli enti costitutivi della Repubblica. A partire dallo Stato. Dal governo. E in generale dal decisore politico”. Affinché prendano una “effettiva coscienza del ruolo del volontariato“. Attraverso “aiuti concreti e risposte certe”. Così che possa continuare ad operare. Nella funzione di vicinanza alla persona. Rimettendo “al centro il volontariato”. Attraverso “sussidi concreti ed effettivi“. Ciò significa, infatti, “rimettere al centro la persona”. Giani richiama “l’attuale fase di crisi socio-economica“. Con i “pesanti aumenti nei consumi di primaria importanza”. Compresi i costi per il carburante. “Resta solo il volontariato a porre in essere interventi indispensabili per i più fragili– Mediante un’opera incessante che si manifesta concretamente ogni giorno”. sostiene Giani.

Dimensione sociale

Da qui l’appello alle istituzioni. Perché “ascoltino il Terzo settore”. E “tengano conto delle sue esigenze“. Ciò può significare “una svolta sensibile nei rapporti umani”. E in genere nella “dimensione sociale“. Soprattutto in un periodo di “rinnovo delle cariche politiche”. Un riferimento al diritto-dovere che ogni cittadino ha nell’esercitare il proprio voto. “Mi domando come si possa affidare il compito di rappresentarci in Parlamento e poi essere membri del governo, se queste persone si dimenticano davvero degli interessi primari delle fasce più deboli. Dei fragili. Dei soli. Degli ultimi. E di coloro che gratuitamente, con generosità, slancio ed entusiasmo se ne fanno quotidianamente carico”, osserva Domenico Giani.

Le “Case del Noi”

Giani ricorda poi come le Misericordie siano “a fianco della persona sofferente. Nelle sue varie accezioni. “Lo siamo da ben otto secoli– puntualizza-. Ci siamo stati a Ferragosto. Come lo siamo negli altri periodi dell’anno. Con progetti quali ‘Le Case del Noi‘. Nate per dare un aiuto concreto alle fasce di popolazione più vulnerabili e fragili. Fornendo loro il sostegno necessario in qualsiasi momento della loro vita. E per qualsiasi bisogno essi abbiano. In modo da poter creare insieme una società più inclusiva. In cui nessuno si senta lasciato indietro. “Per noi cattolici il 15 agosto ha un significato molto importante- precisa Giani-. Si festeggia infatti l’Assunzione della Vergine Maria al cielo. Uno dei momenti più alti della Grazia del Signore. Per noi ha il significato di purezza d’animo. Di liberazione dai peccati. Di dedizione, che in questo caso applichiamo all’intera comunità. E in special modo a chi ha bisogno”.

Al servizio della popolazione

In molti casi, prosegue Giani, “sono anche i giovani a mettersi in gioco”. E “stiamo crescendo. Formiamo una nuova generazione di volontari di cui sono molto orgoglioso”. La piccola Misericordia di Santa Marinella ha 29 anni di storia a servizio della popolazione locale. Nel periodo estivo “serve” oltre 200.000 persone. Ed è un punto di riferimento che offre sicurezza al cittadino. Oltre 200 gli interventi di primo soccorso effettuati nel mese di luglio. Ben 7 nella notte di Ferragosto. E a questi si aggiunge la prossimità ai fragili. Con storie davvero commoventi che toccato il cuore. Numeri che testimoniano il ruolo dei volontari delle misericordie. “Sono loro il patrimonio più importante di tutto il movimento. La loro opera gratuita di vicinanza a chi soffre non può essere dimenticata. Grazie a tutti coloro che si sono messi al servizio del prossimo. Anche in una giornata di festa”.

Giacomo Galeazzi: