In viaggio dentro se stessi. Mentre calano i viaggi di lavoro. Smartworking. Conferenze virtuali. Call. Taglio dei costi. Gli spostamenti per fini professionali sono stati drasticamente ridotti. E le aziende si interrogano se c’è davvero una reale necessità di tornare ad incontrarsi in presenza, oppure no. Il mondo del lavoro è in evoluzione come quello delle vacanze. Perché su un punto sono tutti d’accordo. Non possiamo più permetterci di non avere un comportamento sostenibile verso l’ambiente. Nemmeno quando si viaggia. Un rilevante cambio culturale nell’approccio alla materia.
Francioni racconta
Il senso del viaggio nelle nuove generazioni. “Leggere e viaggiare sono due termini legati da un’atavica analogia”, osserva a Interris.it il giovane scrittore Nicola Francioni. L’autore del libro “Ci vediamo quando torno“: “Una concezione materialista attribuisce definizioni distinte a questi due concetti. Ciò altera l’affinità di significato che in realtà si cela all’interno di ogni parola, ogni frase, ogni testo”. Prosegue Francioni: “Attraverso la lettura si ha l’opportunità di vivere il viaggio più lontano che si possa intraprendere. Quello dentro sé stessi” .Questa è la filosofia che caratterizza il protagonista del libro. Edmondo, infatti, è la voce narrante di un viaggio che da una parte si sviluppa tra persone, luoghi, situazioni. E dall’altra per mezzo di pensieri, parole, riflessioni. “Un’insolita prospettiva da cui, paradossalmente, leggere l’essere umano”, sottolinea Francioni. Ne deriva un’implicita sollecitazione al lettore a farsi trovare pronto. E a vestire vestire i panni del protagonista?
Il senso del viaggio
“È un giorno d’estate quando Nicola lascia un libro intonso su una spiaggia del Conero, nella Marche- racconta l’autore-. Solo poche righe scritte a mano imprimono le “istruzioni per l’uso” di questo curioso volume. Chiunque lo trovi deve prima condividere un pensiero su una delle pagine bianche. E poi lasciarlo nuovamente libero. È così che inizia il viaggio di Edmondo, un libro diverso dagli altri, pronto ad accogliere le riflessioni di chiunque incontri. Una staffetta dall’Italia all’Indonesia, dal Kenya al Canada e oltre. Un susseguirsi di persone e situazioni che lo trasforma, in una metamorfosi lenta tanto quanto inesorabile, da libro a romanzo. Ovvero da ciò che inizialmente definiva un carattere materiale sino ad arrivare a uno più nobile. Quello spirituale“.
Viaggiare green
Viaggio come metafora. Ma anche come redenzione “green”. Oltre il 50% dei giovani italiani, infatti, vuole una vacanza senza danni per l’ambiente. Dopo la pandemia cresce la voglia di viaggiare più “verde”. Dal Global Travel Summit emerge una maggiore sensibilità all’impatto ambientale delle proprie scelte. Con l’idea di inserire il filtro della “sostenibilità” nei siti di turismo. Sei famiglie su dieci, tra i 25 e i 40 anni, pensano alle proprie vacanze prestando maggiore attenzione all’impatto ambientale delle loro scelte. Più consapevoli rispetto a prima della pandemia. Perché un gesto individuale può avere un impatto negativo sull’ambiente. Il dato è globale. Ma trova conferma in Italia dove il 52% dei Millennials senza figli (tra i 26 e i 40 anni) ha affermato di essere orgogliosamente pronto a cambiare le proprie scelte di vacanza. Purché ciò possa produrre effetti positivi sull’ambiente. In Gran Bretagna, Germania e Stati Uniti, riferisce Repubblica, 7 consumatori su 10 hanno lanciato l’idea di aggiungere tra i filtri dei siti di viaggio anche quello della “sostenibilità”. Una guida che li aiuterebbero a fare scelte migliori.
Global Travel Summit
Il Global Travel Summit 2022 di Allianz Partner ha fatto il punto sul tema “Wonderland” che ha coinvolto oltre mille partecipanti. In un dibattito sulle tendenze del settore dei viaggi. Mercato influenzato sia dal contesto sociale di un mondo uscito dalla pandemia. Sia dall’incertezza economica e geopolitica. Situazione che ha causato cambiamenti significativi nella vita delle famiglie. Tra cui rientra una maggiore sensibilità verso i temi ambientali. E una maggiore domanda di viaggi ecosostenibili. “In vacanza spesso non si riesce a comprendere la portata delle nostre scelte. Soprattutto per quanto riguarda il mezzo di trasporto che selezioniamo per gli spostamenti- sottolinea il report-. Ma già nel 2020 in piena pandemia qualcosa stava cambiando”.
Treno o altri mezzi
A dimostrarlo è il rapporto di sostenibilità redatto da Booking (l’agenzia di viaggi online). Nel 2020, più dell’80% dei viaggiatori era attenta all’impatto ecologico nel momento di scegliere la meta delle vacanze. E il trend sembra continuare. Emerge infatti la tendenza allo “slow travel”. Che identifica il viaggio stesso, spostamenti inclusi. Promuovendo opzioni più sostenibili come il treno o mezzi come camper e roulotte. Spiega Joe Mason, responsabile del settore viaggi di Allianz Partners: “È chiaro che la forte ripresa del turismo deve affrontare una nuova serie di sfide. Cioè la volatilità economica. I disordini geopolitici. E l’aumento del costo della vita. Insieme al desiderio di fare scelte sostenibili ed ecocompatibili. Tutto ciò un impatto duraturo sul nostro settore. La necessità di adattarsi a un nuovo contesto non è mai stata così fondamentale“.