Una “vacanza dai cellulari” ecco perché si può

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Gli apparecchi digitali, e in particolare il cellulare, sono diventati ormai parte integrante della vita di ciascuno. Viviamo in piena era digitale e sembra quasi surreale la sola idea di poter vivere la nostra vita senza questi dispositivi.

In passato il cellulare serviva per lo scopo per il quale era nato: telefonare. E quindi era considerato come uno strumento di pura e semplice necessità, o anche solo di piacere, per mettersi in contatto con i familiari o con i propri amici o per intraprendere relazioni di lavoro. Adesso il telefonino è diventato …un vero e proprio compagno di vita.

Questo, oltre a causare delle vere e proprie dipendenze, può anche comportare ad una serie di patologie legate ad esso. Si chiama “nomofobia”, ad esempio, l’irrazionale timore di rimanere “sconnessi”/”allontanati” dalla possibilità di rimanere “collegati” con il mondo attraverso il proprio smartphone. La possibilità di sviluppare questo tipo di patologia è dovuto principalmente dalla lontananza dai dispositivi elettronici e lo si può notare nel momento in cui il soggetto colpito da questa dipendenza è costretto a rimanere lontano dagli apparecchi digitali.

Ad esempio in estate, periodo nel quale a causa delle vacanze si trascorre più tempo fuori casa in compagnia degli amici e quindi si presta meno attenzione ai dispositivi digitali, è possibile che i ragazzi sentano la mancanza della loro “attività sociale” arrivando addirittura ad avere gli effetti di una sorta di depressione. Credo che invece l’estate sia il momento in cui si dovrebbe capire che tutti i dispositivi digitali sono solo un contorno della nostra vita e non dovrebbero farne attivamente parte 24 ore su 24.

Il “piatto principale” della nostra vita è la socialità vera: uscire con i propri amici, stare con le persone amate e visitare posti nuovi, sempre nel totale rispetto – è bene ricordarlo in ogni momento – delle normative anti Covid. E’ anche questo il senso dell’appello lanciato da papa Francesco alla vigilia delle vacanze estive di quest’anno: riposarsi davvero, senza cellulari.

Francesca Romana Preziosi: