A sostegno delle mamme e dei bambini. “Il grado di progresso di una civiltà si misura proprio dalla capacità di custodire la vita, soprattutto nelle sue fasi più fragili, più che dalla diffusione di strumenti tecnologici- afferma papa Francescco-. Quando parliamo dell’uomo, non dimentichiamo mai tutti gli attentati alla sacralità della vita umana”. Ospitare e assistere, gratuitamente, famiglie e donne che affrontano gravidanze con patologie prenatali che compromettono la salute del nascituro e/o della madre. E per questo necessitano di terapie ospedaliere specialistiche e operazioni chirurgiche intrauterine. È questo il progetto “La Casa di Chiara” – nome ispirato alla testimonianza di Chiara Corbella Petrillo – inaugurato oggi a Roma, nel quartiere Camilluccia, finanziato da Pro Vita & Famiglia onlus in collaborazione con la Fondazione il Cuore in una Goccia. Un progetto di “grande valore per assicurare un sostegno concreto alle famiglie che affrontano un periodo difficile e delicato, quale è la malattia di un figlio nella fase della gestazione” ha scritto il ministro della Salute Orazio Schillaci nel messaggio inviato agli organizzatori. Ringraziandoli per la “realizzazione de La Casa di Chiara, un modello da seguire e valorizzare“.
Sostegno alle mamme
“Ognuno di noi può impegnarsi affinché la propria vita sia vissuta fino in fondo, sia speciale e di qualità. Per Chiara è stato proprio così. La sua vita terrena è stata tanto breve, troppo breve, ma è stata tanto intensa e straordinaria -spiegano i volontari dell’associazione-. Ha deciso, ha voluto e ha lottato ogni istante che ha vissuto. Ed è proprio per questo, che noi, grazie al suo grande insegnamento, faremo in modo, con l’aiuto di tutte le persone che vorranno sostenerci nei nostri progetti, di aiutare i tanti bambini che devono affrontare le loro piccole e grandi difficoltà. Vogliamo donare una speranza. Vogliamo aiutare a vivere. Vogliamo che la vita di ogni bimbo che incontreremo sia speciale e di qualità”. Presente all’inaugurazione la viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci. “Sono qui per rappresentare – ha detto – non solo la mia vicinanza e gratitudine ma anche quella del governo e del presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni. Questa iniziativa è la concretizzazione del diritto di ciascuna vita ad essere protetta, con attenzione, con capacità, con la voglia e il desiderio di proteggere la vita quando è in uno stato di fragilità. Dunque grazie a tutti coloro i quali si stanno spendendo, con questo progetto, per difendere la cosa più preziosa che abbiamo. La vita, che è tale dal concepimento fino al momento della morte. Proteggere la vita è un dovere di tutti“.
Valori
Presenti anche Massimiliano Maselli, assessore all’Inclusione Sociale e Servizi alla Persona della Regione Lazio. “Rappresenta un passo significativo verso la promozione della dignità della vita nascente e il mantenimento dell’unità familiare in momenti di prova”, sostiene Maselli. E’ intervenuta, inoltre, Simona Baldassarre, assessore alla Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia e Servizio civile della Regione Lazio. “Viene messo a disposizione un’immobile dove le famiglie potranno risiedere per il tempo che ne avranno bisogno. Mantenendo la famiglia unita. E garantendo la vicinanza dei propri cari alla donna – sottolinea Maselli-. Si tratta di una realtà a cui ispirarsi. Ciò aiuterà tante donne e tante famiglie concretamente. Sosterrà maternità e natalità. Due valori rispetto ai quali sono doppiamente impegnata come medico e come assessore regionale”.
Magistero per la vita
“Da bambino, alla scuola – ricorda il Papa – ci insegnavano la storia degli spartani. A me sempre ha colpito quello che ci diceva la maestra, che quando nasceva un bambino o una bambina con malformazioni, lo portavano sulla cima del monte e lo buttavano giù, perché non ci fossero questi piccoli. Noi bambini dicevamo: ‘Ma quanta crudeltà!’. Fratelli e sorelle, noi facciamo lo stesso, con più crudeltà, con più scienza. Quello che non serve, quello che non produce va scartato. Questa è la cultura dello scarto, i piccoli non sono voluti oggi”. Secondo il Pontefice alla luce della fede e della retta ragione, la vita umana è sempre sacra e sempre “di qualità”. Non esiste una vita umana più sacra di un’altra. “Ogni vita umana è sacra- insegna Jorge Mario Bergoglio-. Come non c’è una vita umana qualitativamente più significativa di un’altra, solo in virtù di mezzi, diritti, opportunità economiche e sociali maggiori. Non è progressista pretendere di risolvere i problemi eliminando una vita umana“.
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