Un assessore alla solitudine in tutti in comuni italiani

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Il 2020 ha cambiato tante cose ed ha modificato, amplificandolo, anche il concetto di solitudine. Già prima della pandemia, il tema della malattia – soprattutto degli anziani – poneva la necessità di una vicinanza e di una solidarietà per evitare che il malato potesse affrontare da solo la sua malattia. L’emergenza Covid ha reso ancora più serie le condizioni dei malati, di tutti i malati, perché l’isolamento che viene imposto per ragioni di sicurezza finisce per rendere la solitudine ancora più pervasiva e difficile da superare. Per questo motivo si sviluppano nuove iniziative e nuove idee di solidarietà.

Un’idea nata prima della pandemia

E così ho letto con interesse ed attenzione la storia di una signora di un comune del Padovano che, dopo aver fatto esperienza come assessore alle politiche sociali della sua cittadina, ha pensato di istituire la figura di un “assessore alla solitudine” con il compito di prendersi cura ed ascoltare le persone sole, cercando di capire i loro bisogni e le loro necessità. Pensate però che questa idea era nata prima dell’arrivo del Covid in Italia e risale al 15 febbraio dello scorso anno quando la sindaca del comune di Villa del Conte ha appunto accolto la proposta di creare questo particolare assessorato. Esattamente sei giorni dopo c’è stato, proprio in provincia di Padova, il primo morto in Italia per Coronavirus. Sono seguiti lockdown, coprifuoco, quarantene.

Assessore alla solitudine

La situazione è quanto mai incerta ma, a Villa del Conte, una certezza c’è: Graziella Vigri, questo è il nome dell’assessora alla solitudine, risponde sempre. Personalmente ho trovato questa iniziativa molto utile e per questo motivo ho deciso di presentarvela. Non è facile, soprattutto di questi tempi, riuscire a tenere compagnia ai nostri cari più anziani. E proprio con questa bella storia lancerei la proposta che tutti i comuni italiani possano organizzarsi per mettere in campo iniziative così. Oggi la solitudine è diventata una vera e propria piaga sociale, e avere qualcuno disposto a farti compagnia è un dono che scalda il cuore.

Francesca Romana Preziosi: