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Tutela ambientale: la speranza sono i bambini. 9 alunni su dieci non sprecano acqua e cibo

I dati della survey “Diari dell’acqua” (promossa da ScuolAttiva Onlus) ha coinvolto 800 studenti delle scuole elementari in 16 regioni italiane

La tutela ambientale come emergenza globale. Il cambiamento climatico e le sue ricadute sono un tema di stringente attualità, che sta particolarmente a cuore alle giovani generazioni. Lo stesso vale per l’acqua e per il ruolo che ricopre nella vita delle persone. E’ una tematica di particolare rilievo per i bambini, soprattutto tra i 6 e gli 11 anni. Gli alunni delle elementari stati protagonisti del progetto educativo “A scuola di acqua: sete di futuro” ideato e promosso da ScuolAttiva Onlus. Con il contributo scientifico del Comitato Italiano per il World Food Programme. L’iniziativa ha coinvolto circa 800 bambini in 16 Regioni. L’indagine “I Diari dell’acqua” è stata realizzata nelle scuole primarie che hanno aderito al progetto. Per il 43,8% dei bambini l’argomento più importante e interessante proposto dal percorso educativo a cui hanno partecipato è stato il “Cambiamento climatico”.Tutela

Tutela dell’ecosistema

La survey ha indagato i comportamenti e le opinioni dei bambini. Prima di essere coinvolti nel progetto “A Scuola di Acqua”. E dopo aver effettuato il percorso didattico in classe. Dall’indagine sono emersi alcuni spunti interessanti che sottolineano come avere cura del pianeta sia una preoccupazione di primo piano per molti giovani. Le nuove generazione temono di dover vivere una realtà climatica molto più complicata di quella dei propri genitori o dei propri nonni. “Consapevoli di quanto sia importante il ruolo svolto dall’acqua nella vita delle persone lavoriamo da anni con l’obiettivo sviluppare la conoscenza dei temi legati all’idratazione e ai comportamenti sostenibili”, sottolineano i promotori dell’indagine. Il progetto A Scuola di Acqua: Sete di Futuro si inserisce nel percorso di sostenibilità che ha tra i suoi obiettivi principali la salvaguardia delle risorse idriche. Anche attraverso la tutela delle fonti e la riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività. “A Scuola di Acqua: Sete di Futuro” è un progetto dall’alto valore educativo. Coinvolge oltre 395.000 alunni in 9 anni. E sta generando un impatto positivo attraverso la sensibilizzazione e l’educazione delle future generazioni. Sul corretto utilizzo della risorsa acqua, fondamentale per la salute del pianeta e delle persone.tutela

Raccolta differenziata

Il 91% dei bambini ha evidenziato  l’importanza della tutela ambientale. Mentre l’85,4% è attento a non sprecare acqua e cibo (la percentuale è aumentata del 27% dopo la partecipazione al progetto educativo). L’80% dei bambini fa la raccolta differenziata e non butta i rifiuti per terra. Un ulteriore dato particolarmente significativo è che il numero degli alunni che va a scuola a piedi o in bicicletta è passato – dopo aver preso parte al percorso educativo – dal 59,4% al 74,2%. Il 100% dei bambini e delle bambine intervistati ricicla anche la plastica e la carta. “La cosa più bella è vedere come questi bambini siano ricettivi rispetto ai percorsi educativi che proponiamo. Le percentuali di incremento di attenzione ai temi della sostenibilità, del riciclo e dell’impatto ambientale nell’attività quotidiana dimostra quanto questi temi siano già importanti per gli studenti. E quanto faccia la differenza dare loro più informazioni e consapevolezza“, spiega Simona Frassone, presidente di ScuolAttiva Onlus. E prosegue: “Il percorso educativo è alla sua nona annualità. A dimostrazione di quanto il tema dell’acqua e della sostenibilità ambientale siano centrali oggi. È per noi, infine, motivo di grande orgoglio e onore aver avuto il supporto e il coinvolgimento di una realtà prestigiosa come il World Food Programme Italia, che ha partecipato alla costruzione dei materiali didattici“.

Progetto educativo

L‘analisi ha tenuto conto anche degli insegnanti, figure centrali nella crescita dei ragazzi. Sono stati intervistati 1.579 docenti secondo cui, il modo migliore per costruire una maggiore consapevolezza rispetto ai cambiamenti climatici è la necessità di organizzare progetti educativi ed incontri con esperti per incidere positivamente sulla comprensione del fenomeno e l’indirizzo verso buone pratiche. Riveste assoluta importanza l’utilizzo di materiali didattici integrativi, che riscontra il favore del 57% dei docenti. Il 47% invece ha invece sottolineato quanto la strutturazione di momenti di coinvolgimento attivo degli alunni con attività pratiche e laboratoriali costituisca un elemento essenziale per spronare i ragazzi. Per i bambini di oggi, che vivono negli anni delle manifestazioni ambientaliste di Greta Thunberg e dei “Fridays for future”, la salvaguardia dell’ambiente è un valore molto importante, diventato parte integrante della vita di tutti i giorni. La predisposizione ad agire in modo sostenibile, con azioni concrete, sta entrando a far parte della loro identità. Questo significa che in pochi anni avremo una nuova platea di adulti che nelle loro scelte terranno in grande considerazione il fattore ambientale, la sostenibilità e la cittadinanza attiva. La “sete di futuro” di questi bambini ha un’idea di futuro e di sostenibilità ambientale molto chiara.

World Food Programme

“Per il WFP Italia l’emergenza climatica è di prioritaria importanza tra tutte le condizioni emergenziali nelle quali il WFP è chiamato ad intervenire”, sottolinea il professor Vincenzo Sanasi d’Arpe, presidente di World Food Programme Italia, “Per questo abbiamo partecipato, anche operativamente perché è molto importante che anche i più piccoli, dai banchi di scuola, conoscano e partecipino ad una delle più grandi sfide del nostro tempo“. Per questo è importante coltivare e costruire una cultura della sostenibilità partendo dal messaggio chiave che qualsiasi azione ispirata alla salute e al rispetto dell’ambiente parta dal singolo per poi varcare i confini nazionali arrivando nel mondo. ScuolAttiva è una Onlus che opera da oltre 20 anni nel campo dell’educazione con un’unica vocazione. Quella di ispirare e stimolare gli studenti a diventare protagonisti attivi della società in cui vivono. Anello di congiunzione tra il mondo della scuola, il terzo settore e le imprese etiche impegnate sul fronte della Responsabilità Sociale, contribuisce al contrasto della povertà educativa ed alla valorizzazione dei giovani. Sensibilizzandoli su grandi temi di rilevanza sociale, operando un sodalizio virtuoso tra il mondo del non profit e il mondo del profit. ScuolAttiva Onlus si propone di promuovere e diffondere il valore dell’educazione attiva e inclusiva intesa come strumento essenziale per determinare il futuro delle giovani generazioni, operando soprattutto in contesti di dispersione scolastica e disagio socio-economico. Si impegna ad offrire a docenti, studenti e scuole esperienze educative gratuite. In modo da consentire loro di sviluppare liberamente capacità, talenti e aspirazioni.

Sviluppo sostenibile

Il Comitato Italiano per il World Food Programme o WFP Italia, è una Onlus, nata nel 2004, che attraverso azioni di advocacy, comunicazione e fundraising si rivolge, a Istituzioni, Aziende e singoli individui che vogliano contribuire a costruire un mondo libero dalla fame, dalle diseguaglianze e dalle discriminazioni di genere, supportando l’azione del WFP. Il World Food Programme oltre che concentrarsi sulla assistenza alimentare e sulla risposta alle emergenze umanitarie è l’Agenzia ONU leader nella gestione della logistica umanitaria, e tra le prime Organizzazioni delle Nazioni Unite in quanto ad expertise tecnologica e digitale, volta alla creazione di sviluppo sostenibile e libero da discriminazioni di genere e di razza. Assegnatario del Premio Nobel per la Pace 2020, Il WFP opera nel rafforzare la coesione sociale, la resilienza e l’autosufficienza tra le comunità che vivono in aree fragili o colpite da conflitti. Contribuendo alla stabilità e alla pace. Il WFP Italia promuove e si impegna per un supporto da parte di tutti. Poiché ogni donazione determina la differenza. In un momento di bisogni umanitari senza precedenti, già aggravati dalla crisi pandemica, per continuare a costruire un percorso di pace e stabilità per quanti subiscono l’impatto del cambiamento climatico, è molto importante che anche i più piccoli, dai banchi di scuola, conoscano e partecipino ad una delle più grandi sfide del nostro tempo.

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