All’Italia, per uscire dalla crisi Covid, serve il turismo “made in Italy”. Dall’Agenzia nazionale del turismo (Enit) arriva un segnale positivo. La staffetta “Via Francigena-Road to Rome. Start again” taglia un importante traguardo. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Europea delle Vie Francigene (Aevf). Oggi il gruppo, in cammino dal 16 giugno, arriva al Colle del Gran San Bernardo. Cominciando a percorrere così il tratto italiano della Via Francigena. Attraverserà nelle prossime settimane dieci regioni. E cioè Valle d’Aosta. Piemonte. Lombardia. Emilia-Romagna. Liguria. Toscana. Lazio. Campania. Basilicata. Puglia.
In Italia
La delegazione di Aevf è partita da Canterbury. Un mese e mezzo di cammino lungo la via Francigena in territorio francese e svizzero. Per poi proseguire il suo viaggio a piedi. E qualche volta in bici. Sui 3200 chilometri dell’itinerario. Ben 657, appartenenti a 4 Paesi. Inghilterra. Francia. Svizzera. Italia. Oltre allo Stato della Città del Vaticano. Decine i comuni toccati dalla marcia. Sostenuta da Enit. L’Agenzia nazionale del turismo è da sempre attenta al turismo slow. E alla valorizzazione dei piccoli borghi.
Pallium
Un lungo percorso. Che vuol rappresentare la ripartenza. Dopo mesi di lockdown e restrizioni. Un messaggio positivo. Per valorizzare lo storico itinerario. Percorso nel 990 da Sigerico. Arcivescovo di Canterbury. Per ricevere a Roma direttamente dalle mani di Papa Giovanni XV il pallium. Il mantello di lana decorato col segno della croce. Simbolo dell’investitura vescovile. Oggi la Via Francigena rappresenta un momento di unione dell’Italia all’Europa. E costituisce uno degli itinerari culturali europei più importanti. Come testimoniato dal numero crescente di camminatori provenienti da tutto il mondo. Una nuova tendenza che privilegia un turismo culturale e sostenibile. Capace di promuove il dialogo interculturale tra i popoli.
Parole chiave
“Le parole chiave dell’evento sono tre. Ripartenza. Patrimonio (materiale e immateriale). Europa“, spiega il presidente dell’Associazione Europea Vie Francigene. Aggiunge Massimo Tedeschi: “Siamo nella prima fase della marcia. Al momento di entrare in Italia dal colle del Gran San Bernardo. Il punto più alto del viaggio di Sigerico. Ho seguito i camminatori giorno per giorno. E abbiamo riscontrato ovunque simpatia e entusiasmo. Ciò dimostra che è stata giusta la decisione di organizzare il ‘Via Francigena.Road to Rome 2021. Start again!’. E sono sicuro che anche il cammino lungo il tratto italiano lo confermerà”.
Travelblog
L’evento sta raccogliendo ampio sostegno ed apprezzamento. A partire dall’ accoglienza delle istituzioni. E dall’entusiasmo delle comunità locali. I cui esponenti si sono aggiunti a diverse tappe. Un bilancio dei primi 30 giorni del cammino è stato tracciato dall’associazione nel blog ufficiale. Mentre il viaggio viene aggiornato in tempo reale. Giorno dopo giorno. Nel travelblog di “Road to Rome”. Evidenzia il presidente Enit, Giorgio Palmucci: “Il percorso diventa esso stesso un luogo. Un fil rouge che è uno storytelling. Fatto di persone che si incontrano lungo il cammino. E che segna un ritorno alle esperienze reali. Il viaggio ha condotto dall’Europa all’Italia. E ha caricato di aspettative ed emozioni. Esaltate ora con l’arrivo in Italia. Un impatto tangibile con la Penisola. E un modo di vivere unico al mondo“.
Grande bellezza
Il Road to Rome scopre la grande bellezza dell’Italia. Borghi e luoghi incantevoli. Comunità locali accoglienti e laboriose. Il progetto è supportato da numerose amministrazioni locali e uffici del turismo dei paesi attraversati. Accoglieranno e ospiteranno il gruppo dei camminatori. E, insieme con le associazioni locali, organizzeranno iniziative di animazione.