I progetti regionali dovranno garantire piena accessibilità. Tirocini per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. E la possibilità di acquisire direttamente risorse umane e mezzi per realizzare gli obiettivi. Occorre presentare un piano finanziario. E verrà messo in campo un sistema di monitoraggio e di valutazione finale dei risultati raggiunti. “Non solo convegnistica, quindi. Ma azioni concrete– sottolinea Stefani–. Per migliorare e offrire realmente nuove opportunità a chi fino ad oggi non le ha avute. O non le ha adeguatamente avute”.
Turismo senza barriere
Il vicesindaco e assessore alle politiche sociali del comune di Arezzo, Lucia Tanti commenta favorevolmente la novità. Bene, dunque, la pubblicazione dell’avviso per progetti di turismo accessibile resa nota da ministero per le disabilità. “Un’ottima iniziativa, quella annunciata dal ministro per le disabilità- osserva Lucia Tanti-. Da tempo l’idea di lavorare ad un progetto di turismo accessibile è anche all’attenzione della nostra amministrazione. Che oggi può contare non soltanto sull’ormai consolidata professionalità e capacità progettuale della Fondazione Intour. Ma anche sulla peculiarità e competenza della neonata Fondazione Arezzo Comunità“. Due strumenti che per loro natura giuridica consentono di agire con maggiore flessibilità e rapidità. Realizzando iniziative mirate e funzionali alle esigenze sempre nuove delle comunità. “Tra queste, la valorizzazione delle tante potenzialità che anche la disabilità porta con sé- puntualizza il vicesindaco-. E ciò rappresenta una priorità alla quale guardare con attenzione. Per questo sarebbe auspicabile che l’iniziativa posta in essere dal ministero a favore delle politiche di inclusione potesse essere estesa anche ai comuni“.
Progetti
Trenta milioni di euro le risorse disponibili. Destinate, secondo quanto previsto dal ministero, alle Regioni e alle province autonome. Si tratta di finanziamenti per progetti che dovranno garantire il criterio della piena accessibilità. Tirocini per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. E l’acquisizione diretta di risorse umane e mezzi per realizzare gli obiettivi descritti. “Arezzo da anni si distingue per coesione e inclusività. E molti sono gli esempi che testimoniano come la disabilità sia stata elevata a valore culturale e sociale- precisa Lucia Tanti-. Il sostegno a realtà che operano nel territorio e la sensibilità verso il riconoscimento delle abilità diverse sono qui già concreti“.
Città pilota
Prosegue il vicesindaco e assessore alle politiche sociali del comune di Arezzo: “Sarebbe importante poter realizzare anche il progetto al quale da tempo stiamo pensando. A favore di un turismo accessibile“. Ciò “qualificherebbe definitivamente Arezzo come ‘città pilota‘ in questo ambito. Il luogo in cui i turisti, tutti, si sentono cittadini“. Condivide la posizione di Lucia Tanti anche l’assessore al turismo e presidente della fondazione ArezzoInTour, Simone Chierici. “ArezzoInTour è uno strumento di innovazione oltreché di promozione- afferma Chierici-. Accessibilità e sostenibilità sono le parole chiave. Intorno alle quali continuare a far crescere e migliorare un settore fondamentale per lo sviluppo della città”.