Sos truffe e raggiri sull’energia. Gli istituti mUp Research e Norstat rilevano che 3,1 milioni di italiani negli ultimi 12 mesi hanno subito una truffa nell’ambito delle utenze luce e gas. Con un danno economico complessivo di oltre 505 milioni di euro. E non sempre è facile capire se un operatore si sta comportando in maniera corretta. Tra quelle analizzate nell’indagine le utenze luce e gas sono la voce di spesa familiare in cui si viene raggirati più spesso. E’ nella giungla del mercato energetico che gli italiani sono caduti in trappola con maggior frequenza. Il 7,1% degli intervistati ha dichiarato di aver subito una truffa in questo ambito. Seguono le carte elettroniche (6,5%) e la telefonia mobile (5,2%). Poi l’assicurazione auto/moto. Da alcuni ritenuta una delle aree più a rischio. Ma realtà, tra i campi presi in considerazione. è quello meno pericoloso. Ossia dove in percentuale gli italiani sono caduti in trappola con meno frequenza (1,4%).
Giungla energetica
In un anno, quindi, più di tre milioni di italiani sono stati vittima di una truffa legata all’energia. L’indagine, condotta da Facile.it, ha anche approfondito le modalità di una frode colossale da mezzo miliardo di euro all’anno. Call center, venditori porta a porta. Pseudo-consulenti, contatori guasti, contratti non richiesti. Sono solo alcuni dei trucchi con i quali alcune compagnie energetiche riescono a raggirare i consumatori. Grazie anche alla crisi energetica in corso. Giovanni Riccobono è consulente e divulgatore energetico. “Gli utenti hanno pochissime armi per schivare queste attività truffaldine. Tra queste, buonsenso e scetticismo. Ma non sempre bastano. E soprattutto, non tutti ne sono provvisti in abbondanza”, osserva Riccobono. Da queste considerazioni l’esperto è partito per realizzare “Energy Problem Solver”. Un manuale a uso e consumo dei cittadini. Proprio per districarsi in quella che è, come racconta l’autore, “una vera e propria giungla“.
Impennata mai vista
“Ci troviamo in un momento di grande indecisione e imprevedibilità per il settore energetico – afferma Riccobono-. Nel giro di un anno e mezzo i prezzi dell’energia hanno subito un’impennata mai vista. In alcuni casi anche del mille per cento. Queste condizioni portano i consumatori a porsi soprattutto una domanda. Come risparmiare? E, tra le maglie di questa domanda, molti operatori dell’energia trovano terreno fertile per approfittarsene. Ecco perché è importante conoscere le diverse criticità che il mercato energetico sta facendo affiorare”. Riccobono è conciliatore qualificato del “Centro per i Diritti del Cittadino” (CO.DI.CI). Associazione riconosciuta dal ministero dello Sviluppo economico. E componente del Consiglio nazionale dei consumatori. E’ alla sua terza pubblicazione. Dopo “Sinergie per la tua fornitura. Consigli pratici ed efficaci per le tue bollette”. E “L’utility manager. Trova il benessere con le tue utenze luce e gas“.
Telemarketing e truffe
Giovanni Riccobono propone adesso il suo nuovo lavoro. Così i lettori hanno modo di scoprire come difendersi dal telemarketing aggressivo. Come comprendere che le offerte super convenienti non sempre sono quello che sembrano. Il saggio, inoltre, aiuta a comprendere il funzionamento della normativa attraverso un linguaggio semplice e diretto. Il tutto spiegato attraverso dei casi di studio di consumatori che si sono trovati in una spiacevole situazione. In una condizione talvolta drammatica. E cioè di essere succubi di truffe o raggiri che parevano non avere soluzione. Se non quella di pagare e restare in silenzio. Il libro contiene la prefazione di Paolo Schiona. E i contributi di Edoardo Beltrame e Claudio Capozza. Ed è disponibile su Amazon sia in versione cartacea sia in ebook.
Allarme truffe
Anche un vademecum di Facile.it fornisce consigli a partire dall’analisi degli strumenti attraverso cui vengono portate a termine le frodi. Valutando tutte le voci di spesa, le email e gli sms rappresentano i principali strumenti utilizzati dai malfattori. Le truffe nelle utenze luce e gas presentano poi alcune specificità. In questo ambito, infatti, sono due i canali maggiormente usati dai truffatori. Ossia i finti call center (44%). E le visite porta a porta (31%). Oltre la metà di coloro che cadono in trappola (54%) non denuncia la frode. Un valore addirittura più alto rispetto alla media rilevata nelle altre voci di spesa familiare. Nelle quali chi non denuncia è il 41,5% dei truffati. Per quali motivi i raggirati rimangono in silenzio? Il 30% ha detto di non aver denunciato perché il danno economico era basso. Mentre il 26% perché era certo che non avrebbe recuperato quanto perso. Per il 15% dei truffati, invece, vi è una ragione di natura psicologica. Restano nell’ombra perché “si sentivano ingenui per esserci cascati“. Il 3% non ha fatto denunciato la truffa per paura che ne venissero a conoscenza i familiari.
Sos impunità
“Abbiamo una spiccata tendenza a preservare la nostra reputazione“, sottolinea il professor Gianluca Castelnuovo. Ordinario di psicologia clinica all’Università Cattolica di Milano. Secondo lo specialista dell’IRCCS Istituto Auxologico Italiano “denunciare una truffa di questo tipo può significare per alcuni ammettere, a sé stessi e agli altri, un fallimento“. E cioè che “non siamo stati “furbi” a sufficienza per difenderci da un malfattore. Che ha agito comunque anche grazie alla nostra involontaria ‘complicità‘”. L’eccessiva paura di fare brutta figura è un tema dominante oggi nella società. E agisce in favore dell’impunità”.