“Nell’Italia della pandemia c’è una
variabile che nell’equazione economica trasforma l’emergenza sociale in
danno strutturale ed è l’insicurezza delle famiglie”, afferma a
Interris.it Rosario
Trefiletti, presidente del
Centro Consumatori Italia. “In una recessione mondiale senza precedenti, l’
assenza di programmazione provoca pesanti
conseguenze disastrose sulle scelte di consumo e di investimento degli italiani”, precisa Trefiletti, analizzando gli ultimi report Candriam e Confcommercio sulla ripartenza.
Sos insicurezza
“L’incertezza economica è sempre e comunque una
zavorra per la società- osserva Trefiletti-. Lo è a maggior ragione in una
situazione totalmente nuova, come quella in cui s
iamo precipitati a causa del coronavirus. Mai avremmo immaginato un lockdown. Non si era mai vista un’
emergenza sanitaria planetaria, una condizione generale così deteriorata”. Trefiletti prende come
ambito di osservazione il turismo. “Quella del 2020 passerà alla storia come un’
estate di seconde case– spiega il presidente del
Centro Consumatori Italia-. Gli italiani sono sempre stati dei
compagnoni e invece, al di là dei casi limite di una certa
movida giovanile e degli
assembramenti in discoteca, ha prevalso, nella quasi totalità dei casi, il
senso di insicurezza dovuto al timore del contagio. Per limitare la promiscuità la maggioranza non è andata in vacanza negli alberghi e ha scelto
ferie domestiche, appartate, nelle seconde case”.
Le cause
“L’odierna insicurezza economica è provocata dall’assenza di prospettive di ripresa. La società sconta una condizione diffusa di incertezza- precisa Trefiletti-. Per uscire da questa situazione di paura individuale e collettiva servono chiarezza da parte delle istituzioni e senso di responsabilità. Gli italiani sono profondamente segnati. Molti giovani si muovono senza precauzioni per incoscienza naturale e per effetto di cattivi maestri. Sentono in Parlamento mettere in discussione l’utilità delle mascherine, leggono sui social astruse teorie complottiste, Spectre, piano Soros e altre mistificazioni strumentali della realtà come all’epoca dei cattivi maestri delle Brigate Rosse“.
Le conseguenze
“L’
incertezza economica porta a non spendere- evidenzia Trefiletti-. Si registra in Italia una fortissima diminuzione dei
consumi semi-durevoli e durevoli. Tranne l’alimentazione, tutto il resto è
ai minimi storici. Un crollo generalizzato. Del resto in questa
situazione di insicurezza chi si comprerebbe ora un’automobile? L’
orientamento collettivo è quello di stare fermi sul mercato. Tutti i beni durevoli sono
precipitati, come attesta la più recente indagine di
Confcommercio“. La proposta del Centro Consumatori Italia al governo è quella di “
investire per dare lavoro ai giovani”. Precisa Trefiletti: “Per ricostruire il potere di acquisto delle famiglie bisogna
creare occupazione. Un giovane che non lavora ha una
ricaduta media di 500 euro al mese sulla famiglia. E ormai in ogni nucleo familiare c’è
un figlio o un nipote che non lavora”. Secondo il report Candriam, i mercati restano in una situazione particolare. Stretti tra la possibile scoperta di un vaccino entro l’inizio del prossimo anno e la paura di una
seconda ondata epidemica in autunno. I dati economici continuano a mostrare una certa
resilienza. Ma le restrizioni alla mobilità ancora applicabili stanno inquietando gli
investitori.