Un testamento come solidarietà “dopo di noi”. Un lascito testamentario per alimentare una catena umana di aiuto e generosità. La storia antica e recente è costellata di persone che, attraverso gesti di generosità, hanno cambiato in meglio e concretamente la vita di altre persone. Ci sono casi celebri del passato, come quello di Giuseppe Verdi, che lasciò parte della sua eredità ad asili e istituti per disabili. O più recenti, come Robin Williams, che ha deciso di destinare gli introiti dei suoi diritti d’immagine a organizzazioni umanitarie internazionali. Ma sono tante anche le persone comuni che, mosse dalla volontà di migliorare le cose, hanno deciso di donare i loro beni. In favore di cause sociali, culturali o umanitarie. Contribuendo così a garantire cibo e salute per adulti e bambini. A realizzare progetti di ricerca scientifica o di assistenza per i più fragili. O a mantenere in vita luoghi storici di immenso valore. Le realtà del volontariato e terzo settore traggono linfa vitale dai lasciti testamentari nella loro missione di sostegno agli ultimi.
Testamento-solidarietà
Oggi sempre più persone – personaggi famosi e persone comuni, benestanti e non – si domandano a chi lasciare i propri beni e si pongono il problema di cosa fare dei propri averi, quando non ci saranno più. E il Comitato Testamento Solidale, che nel 2023 compie i suoi primi dieci anni, ha effettivamente avuto un impatto nella consapevolezza e nell’attitudine degli italiani verso il lascito solidale. Rispetto agli anni scorsi, infatti, tra gli over 50 è in crescita la conoscenza del lascito solidale e la propensione a farlo. Da una ricerca condotta nel 2022 da Walden Lab per il Comitato Testamento Solidale, emerge che quasi 8 over 50 su 10 sanno oggi cosa sia un lascito solidale. Sono ormai quasi 800 mila gli italiani che hanno predisposto un lascito solidale. Un milione quelli che certamente lo farebbero e quasi 5 milioni quelli che lo considerano una possibilità concreta. In totale, 1 italiano su 4, fra gli over 50, dice di aver già fatto un testamento solidale o di essere ben disposto a farlo. Si tratta di oltre 6 milioni e 800 mila persone in tutto.
Target benefici
“I dati ci dicono che il lascito in favore di cause benefiche è oggi sempre più diffuso. E questo anche grazie al lavoro di sensibilizzazione del Comitato e delle organizzazioni che ne fanno parte. – spiegano al Comitato Testamento Solidale – Il nostro obiettivo è proprio questo, far sì che gli Italiani siano sempre più consapevoli che il testamento solidale può davvero tradursi in un gesto concreto. Per lasciare una traccia. Per impattare positivamente sulla vita del prossimo”. L’obiettivo dei promotori del Comitato è “invogliare tutti a farsi promotori concreti di gesti di generosità nel contesto in cui si vive. A partire anche dalle azioni più piccole, ma pur sempre importanti. Un lascito solidale, a prescindere dall’entità della donazione, è un modo sicuro in cui ciascuno di noi può partecipare al miglioramento del mondo, anche dopo la vita”.
Promotori
Nato nel 2013 dall’iniziativa di sei organizzazioni promotrici, del Comitato Testamento Solidale fanno attualmente parte 28 enti Non Profit. AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Fondazione Lega del Filo d’Oro, Save the Children, Aiuto alla Chiesa che Soffre Onlus, Amref. Associazione Italiana Ricerca Alzheimer Onlus – Airalzh, Associazione Luca Coscioni, CBM, Centro Benedetta D’Intino onlus, Coopi – Cooperazione Internazionale, Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro. Fondazione Humanitas per la Ricerca, Fondazione Mission Bambini, Fondazione Operation Smile Italia ETS, Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus. Fondazione Progetto Arca, Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, Fondazione Telethon. Fondazione Umberto Veronesi, Greenpeace, Istituto Pasteur Italia, Smile House Fondazione ETS. UICI, Università Campus Bio-Medico di Roma, Unicef e Vidas.
Guida ai lasciti
Accedendo al sito www.testamentosolidale.org è possibile avere un’esaustiva panoramica sui progetti e le iniziative realizzate dalle associazioni non profit che aderiscono al Comitato Testamento Solidale. E scaricare la Guida ai lasciti solidali che offre informazioni ampie e dettagliate sull’argomento. Dal 1982 VIDAS ha assistito oltre 38.000 malati inguaribili, insieme alle loro famiglie. Garantendo loro assistenza completa e gratuita in cure palliative grazie al lavoro di équipe multiprofessionali e di oltre 300 volontari. “Alla fine, capisci cosa ha contato davvero nella vita – testimoniano a Vidas-. Alla fine, tra tutto ciò che abbiamo incontrato, scelto e amato, la cosa più importante saranno le persone. Anche quando il mondo è in una stanza, dentro quella stanza può esserci tutto un mondo“.