Terza età, assistenza domiciliare socio-sanitaria come alternativa alle Rsa

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Terza età oltre le Rsa. Ecco i modelli alternativi alle residenze sanitarie assistenziali e alle ospedalizzazioni. La riforma è stata approvata all’unanimità dal consiglio regionale del Lazio. Si tratta della legge per la tutela della promozione e della valorizzazione dell’invecchiamento attivo. Il provvedimento stanzia risorse pari a 1,8 milioni. Per il riconoscimento e la valorizzazione della persona anziana. Ossia il cittadino con età superiore ai sessant’anni. Promuovendone il ruolo nella comunità. E incentivando la sua partecipazione attiva alla vita sociale. A tale scopo viene istituito un piano operativo. Contiene le linee di indirizzo. Necessarie per assicurare l’attuazione della nuova norma.

Il Papa prega con i nonni (fonte: Vatican News)

Misure per la terza età

Le politiche di invecchiamento attivo si fondano su un processo specifico. Volto a garantire la salute. La sicurezza. La partecipazione. A progetti sociali. Sportivi. Culturali. E formativi. Allo scopo di migliorare la qualità della vita del cittadino. Di rallentare le conseguenze psico-fisiche. Dovute all’avanzamento dell’età. E favorire un contributo alla propria comunità. Con questo atto la Regione Lazio favorisce la partecipazione dei cittadini anziani. A eventi culturali. Musicali. Teatrali. Cinematografici. E la a promozione del turismo sociale. Riconoscendo il ruolo degli enti locali. E del terzo settore. A sostegno di progetti che facilitino l’accesso delle persone con difficoltà economica a eventi in luoghi di cultura. L’adesione ad attività socialmente utili. Come l’accompagnamento con mezzi di trasporto pubblici. Il supporto nei percorsi formativi di collegamento fra mondo della scuola e quello del lavoro. La sorveglianza nelle mostre. E nelle manifestazioni giovanili. L’assistenza ai minori e alle persone con disabilità.

Gestione gratuita

Viene anche stabilito che i comuni possano affidare a persone anziane (singole o associate) la gestione gratuita. Di terreni comunali. Nei quali svolgere attività di giardinaggio e orticoltura. Garantendone l’accesso e la fruibilità anche alle persone con disabilità. E verrà istituito un apposito fondo. Per il finanziamento della formazione all’uso delle nuove tecnologie digitali. Promuovendo la diffusione. E l’implementazione di strumenti. Anche presso i centri anziani. E favorendo l‘acquisto di apparecchiature. Sarà incentivato, inoltre, il sostegno ai nuclei familiari. Quelli che si prendono cura delle persone anziane al proprio domicilio. Anche se non autosufficienti. Attraverso la garanzia del diritto all’assistenza domiciliare integrata socio-sanitaria. Limitando l’ospedalizzazione e l’inserimento in strutture assistenziali residenziali. E incentivando anche forme di cohousing.

Colonna portante

“Gli anziani ricoprono un ruolo fondamentale. E sono la colonna portante della nostra società. Rappresentano una risorsa fondamentale. Con il loro bagaglio culturale ed esperienziale. Sono la memoria storica del nostro Paese- evidenzia l’assessora regionale al Welfare, Alessandra Troncarelli-. Oggi abbiamo raggiunto un importante traguardo. Frutto di un proficuo lavoro di concertazione. Ringrazio il Consiglio regionale. Le parti sociali. E la consigliera Marta Bonafoni. Prima firmataria della proposta di legge regionale– aggiunge l’assessora-. Questo provvedimento si aggiunge alla governance che stiamo portando avanti. A sostegno della fascia più adulta della popolazione. E che ci vede impegnati con 3,5 milioni di euro per il progetto Te-Lazio. E le linee guida per omogeneizzare la disciplina dei centri anziani. Trasformati in ‘associazione di promozione sociale”. Per diventare soggetto attivo a 360 gradi“.

Segnale profondo

“Ottima notizia l’approvazione all’unanimità da parte del consiglio regionale della legge sulla terza età. Riguarda le disposizioni a tutela della promozione e della valorizzazione dell’invecchiamento attivo. Ringrazio anche i pensionati di Cgil, Cisl e Uil. Hanno contribuito in modo sostanziale all’iniziativa“, osserva il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti- I mesi drammatici della pandemia hanno costretto soprattutto gli anziani a restare a casa. Spesso isolati. Ora arriva un segnale profondo. E aiuta la nostra comunità a guardare il futuro. Con maggiore ottimismo. In un’ottica di ripartenza a 360°. In questi anni di governo abbiano lavorato per migliorare la qualità della vita delle persone. E aumentare i diritti e le tutele. Specialmente dei più fragili. Costruendo un sistema di Welfare più moderno. Ma anche più vicino alle esigenze di tutti. E’ l’impegno per la costruzione di un Lazio solidale. Che non lascia indietro nessuno. Offrendo un nuovo protagonismo sociale. A partire dagli anziani”.

Giacomo Galeazzi: