“Nel campo della disabilità la
pandemia ha svelato tutta la fragilità dei
buoni propositi. E l’inconsistenza di
obiettivi normativi che non si accompagnano ad un vero
cambiamento culturale e sociale“. spiega l’avvocato
Sara Occhipinti.
Antonio Massacci presiede nelle Marche l’onlus Anffas, l’associazione delle famiglie di disabili intellettivi. Suo figlio Giorgio, 37 anni,
soffre di un’epilessia farmacoresistente che gli impedisce di memorizzare ciò che apprende. “Lanciamo un
appello alle istituzioni affinché tengano conto di quanto l’emergenza sanitaria abbia
aggravato le nostre difficoltà. Per noi il peso della pandemia è dopo. Occorre tenere conto del fatto che la disabilità
non è una scelta. Ma una condizione, subita, per questioni ambientali e stili di vita che
prescindono dal volere individuale“, sottolinea Massacci a
Interris.it. E aggiunge Massacci: “In questa pandemia l’esclusione delle
Rsd (residenze per disabili) dal piano vaccini è l’ultima e più grave delle dimostrazioni di disinteresse
verso il nostro disagio. Regioni e governo si rimpallano le responsabilità per questa
inspiegabile esclusione“.
Sos fragilità
Il giornalista
Marco Sabatini Scalmati è Responsabile Media Relations di una società di Stato. Papà di Matteo, un
ragazzo autistico di 13 anni, si batte da anni per i diritti delle persone affette da autismo e per il rispetto
verso i loro familiari. Sottolinea Sabatini Scalmati a
Interris.it: “In pandemia, soprattutto nel campo dell’istruzione, a fronte di un
impegno generalizzato, sono però evidenti i ritardi organizzativi e la confusione nel
fornire indicazioni chiare e precise. Fra le tante questioni ancora aperte vi è la gestione dei
ragazzi più fragili“.
Emergenza disabilità
Nel rapporto con la disabilità e la diversità, “l’Italia sta migliorando. Le reti di civiltà nel nostro Paese sono le migliori del mondo, il problema è il riconoscimento del lavoro. Abbiamo la miglior legge sulle collocazioni lavorative. Ma le aziende preferiscono pagare le sanzioni che assumere i disabili. E’ qui che si deve cambiare“, puntualizza Paola Severini Melograni, una delle figure di riferimento, anche a livello istituzionale, per il terzo settore. Fondatrice (nel 2000) e direttrice di AngeliPress, agenzia di informazione dedicata a questi temi. Oltreché creatrice e conduttrice di “O anche no” su Rai2. Il programma in onda ogni domenica alle 9 affronta i temi della diversità e della disabilità in tutti i suoi aspetti. “Sempre attraverso un approccio positivo”, evidenzia Paola Severini Melograni.
Anne De Gaulle e i diritti per la disabilità
E’ il caso, per esempio, dell’ultima puntata speciale del 2020 dedicata dal programma di Rai 2 ad Anne De Gaulle (1928-1948). La figlia del generale e statista affetta da trisomia 21. “E’ grazie ad Anne che sono state fatte una serie di iniziative in Francia. Si è aperto un comportamento virtuoso verso i disabili. E c’è stata un’analisi della realtà su queste tematiche“, sostiene Paola Severini Melograni. Dopo la morte di Anne, “Charles De Gaulle e sua moglie Yvonne, decisero di trasformare un castello della famiglia di lei, in un centro. Per ragazzi e ragazze con difficoltà psichiche e non solo”. Una vicenda ricostruita dall’ambasciatore francese in Italia, Christian Masset“.
Europa dei diritti
Il biopic “De Gaulle”, con protagonista Lambert Wilson, è da poco uscito in Francia. E ha fra i punti centrali proprio la figura di Anne, nata nel periodo passato da De Gaulle in Germania .”Un Paese dove i down facevano una brutta fine. Invece, De Gaulle, che le era legatissimo, capisce quanto sia importante darle visibilità. E vede così anche la futura Europa dei diritti“. Di disabilità, chiarisce Paola Severini Melograni, “non dobbiamo parlare tanto a chi ha già la casa piena di libri e di buona musica. A chi è già formato e convinto che le persone disabili debbano avere pieni diritti. Dobbiamo raggiungere chi non è convinto. E questo lo si fa cercando di essere educatori capaci anche di affascinare”.
Realmente alla pari
Aggiunge Paola Severini Melograni: “Con la
pandemia, per i disabili alcune cose sono cambiate addirittura in meglio. Ad esempio molti ragazzi con
problemi motori, attraverso le lezioni online, si sono sentiti
realmente alla pari con i compagni. Mentre per i ragazzi con
disabilità mentali, l’isolamento del lockdown, è stato
terribile. E proprio grazie al tam tam scatenato dalle f
amiglie e da noi, il primo
Dpcm è stato cambiato”. Tutti i membri del cast del
programma sociale del servizio pubblico esplorano a loro modo il tema della disabilità. Da Andrea Paris, vincitore di “Tu si che vales”, alla band “
Ladri di carrozzelle“, da Stefano Disegni con le sue
vignette alle scelte musicali di Federico Capranica. Fra i risultati più emozionanti ottenuti da Paola Severini Melograni con il suo
gruppo di lavoro, l’apertura del Festival di Sanremo nel 2016 a Ezio Bosso. “E’ stato un
momento fondamentale“, conclude.