La tecnologia al servizio dell’agricoltura sostenibile. L’obiettivo è soddisfare il
fabbisogno dell’umanità. Dal cibo ai tessuti. Senza che questa attività sia destinata a penalizzare le esigenze delle generazioni future. La Fao ha stolato la lista dei cinque principi a cui deve ispirarsi l’agricoltura sostenibile. Indicando le 20 azioni necessarie a centrare i
Sustainable Development Goals (SDGs). Attraverso un approccio integrato al tema. Vanno a
ffrontate, infatti, le sfide di una popolazione in crescita e di un clima in evoluzione. E ciò richiede soluzioni innovative. Al riguardi un “case study” australiano promuove l’
agrigenomica.
Benefici condivisi
Sulla scia del recente Stocktaking Moment di UN Food Systems +2 a Roma, si sono accesi i riflettori sulla sicurezza alimentare globale. Affrontare le
sfide di una popolazione in crescita e di un clima in evoluzione richiede soluzioni innovative. E
un settore che si dimostra molto promettente è l’agrigenomica. In particolare, la collaborazione tra il professor Rajeev Varshney e MGI rappresenta un
rilevante esempio di come la genomica stia rivoluzionando l’agricoltura. I
progressi nel sequenziamento del genoma nell’ultimo decennio hanno permesso di ottenere notevoli benefici all’agricoltura e alla sicurezza alimentare. Grazie ai progressi genomici, gli scienziati
non solo sono in grado di comprendere meglio le caratteristiche delle colture. Ma godono anche di un più rapido processo di
miglioramento delle varietà.
Tecnologia per l’ambiente
Attraverso un sequenziamento economico, a dati di alta qualità e a un flusso di lavoro “all-in-one” davvero efficiente, MGI ha contribuito ad accelerare e ad elevare la ricerca su colture importanti in Australia e in altre regioni, nonché a partecipare al progresso dei sistemi alimentari sostenibili a livello globale. L’agricoltura in un’Australia inaridita dalla siccità L’orticoltura è il terzo più grande settore agricolo dell’Australia e la maggior parte degli agricoltori ha aziende agricole a conduzione familiare di piccole dimensioni. Con l’orticoltura in sofferenza idrica quasi ovunque nel mondo, gli agricoltori non si trovano ad affrontare solo nuove richieste da parte dei clienti, ma anche i cambiamenti climatici, la sicurezza alimentare e altre difficoltà del mondo agricolo. In alcuni Paesi in via di sviluppo, la produttività delle colture è molto bassa a causa della mancanza di tecnologie e di fondi e il problema può risultare ulteriormente esacerbato nelle zone colpite dalla siccità. In qualità di esportatore chiave di prodotti ortofrutticoli, l’Australia deve rimanere competitiva sui vari mercati globali. Sostenendo una produzione maggiore e con colture resistenti alle malattie. Migliorando nel contempo la redditività e le possibilità di sostentamento degli agricoltori. Inoltre, gli agricoltori ortofrutticoli stanno imparando ad adattare delle pratiche agricole proprie per diventare più produttivi ed economicamente resilienti.
Programmi e soluzioni
La genomica è una soluzione fondamentale per migliorare la produzione delle colture e offrire una migliore sicurezza alimentare a livello globale. Applicando la genomica si possono identificare i geni responsabili di una maggiore resa e della tolleranza alla siccità e alla resilienza a sollecitazioni abiotiche e biotecnologiche diverse. Inoltre, i programmi di riproduzione possono diventare più efficienti e sostenibili con l’aiuto delle soluzioni genetiche. Ed è possibile sviluppare più varietà superiori sulla base dei dati genetici. Tuttavia, la verità è che alcune colture orticole, come banane, ananas, papaya, mele cannella e frutto della passione, sono prive di risorse genomiche di base o non vengono utilizzate nei programmi di riproduzione. Fino ad oggi, i costi sono stati uno dei principali ostacoli all’adozione generalizzata della genomica in tali colture. Pertanto, sfruttando la piattaforma altamente accessibile di MGI, oggi gli scienziati possono accedere a tecnologie di sequenziamento altamente efficienti e all’avanguardia a costo competitivo, anche per i Paesi in via di sviluppo, e sfruttare appieno il potenziale dell’agrigenomica. Una partnership proficua che dura da oltre sette anni Fin dall’inizio, MGI ha lavorato col professor Rajeev Varshney, Fellow della Royal Society e direttore del Center for Crop and Food Innovation presso la Murdoch University (MU) in Australia occidentale.
Sequenziamento
Leader riconosciuto a livello mondiale nel sequenziamento del genoma, nella catalogazione e nell’utilizzo della diversità genetica, nella riproduzione assistita dalla genomica. Nel sistema di semina e nello sviluppo delle capacità in agricoltura, il professor Varshney è un formidabile sostenitore di MGI sin di tempi in cui era presso l’International Crops Research Institute for Semi-Arid Tropics (ICRISAT) in India, dove si dedicava alla decodifica delle principali colture tropicali orfane e alla creazione di risorse genomiche rilevanti in tutta l’Asia e l’Africa. Sin dal 2011, mentre era al ICRISAT, il professor Varshney ha guidato il sequenziamento del genoma del fagiolo caiano, una coltura importante in molti Paesi in via di sviluppo, e ha presentato un genoma di riferimento di alta qualità per questa coltura, che da allora è stato utilizzato dai ricercatori per studiarne la genetica e la biologia. Successivamente, con l’obiettivo di espandere le fonti alimentari resistenti ai cambiamenti climatici del mondo, ha identificato dei geni in base alla loro tolleranza alla siccità e al calore, sequenziando 429 linee di ceci provenienti da 45 Paesi nel corso di tre anni, fornendo informazioni che consentirebbero di sviluppare nuove varietà di ceci con rese più elevate, insieme a varietà resistenti alle malattie e ai parassiti e meglio in grado di resistere ai capricci meteorologici.
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