Tavoletta (Acli Terra): “Incentivare la sostenibilità sociale dell’agricoltura”

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L’agricoltura italiana, oggi, secondo le ultime statistiche effettuate in materia, è la terza dell’Unione Europea per valore della produzione dopo Francia e Germania, ma è prima per il valore aggiunto prodotto e per la sostenibilità ambientale. Ad oggi però, in considerazione delle nuove sfide che attendono il comparto agricolo e ittico in seguito alla crisi energetica dovuta alla guerra in Ucraina ed al conseguente aumento dei costi, servono misure inedite a cui, le istituzioni ed in particolare il nuovo governo, dovranno lavorare con il contributo dei corpi intermedi. Interris.it, in merito allo stato di salute dell’agricoltura italiana e alle attuali problematiche e auspici futuri del settore, ha intervistato il presidente nazionale di Acli Terra, Nicola Tavoletta.

Nicola Tavoletta, presidente nazionale di Acli Terra

L’intervista

Qual è lo stato attuale del comparto agroalimentare italiano? In che modo incide sull’economia italiana?

“La fotografia scattata nel primo trimestre del 2022 da CREAgritrend conferma come buona la performance economica del comparto agroalimentare italiano anche nel I trimestre 2022, con un aumento del PIL, sia nei confronti del trimestre precedente (+0,1%), sia rispetto al primo trimestre del 2021 (+6,2%), dovuto alla crescita del valore aggiunto di agricoltura (0,7%) e industria (4,8%). L’incidenza sulla economia italiana è però superiore a questi numeri perché la trasversalità dell’agroalimentare è totale, quindi oltre che ad incidere, probabilmente costituisce un fattore trainante.

Il nuovo governo si è appena insediato, quali sono gli auspici di Acli Terra per il supporto e l’evoluzione normativa a tutela del comparto agricolo e ittico?

“Ho personalmente fiducia nel nuovo esecutivo anche se, in questo momento, mancano le nomine dei Sottosegretari che sono una parte importantissima del governo. Sul tema dell’agroalimentare, delle risorse ambientali e sul mare, quantomeno, si intravede una posizione politicamente caratterizzante. Acli Terra andrà a confrontarsi con il nuovo governo mediante la fiducia e la responsabilità che, da sempre, sempre ci contraddistingue. In particolare, in riguardo al comparto agricolo, è necessario incentivarne la sostenibilità sociale, che oggi è messa in crisi dal welfare, cioè dalla stabilità lavorativa delle lavoratrici e dei lavoratori e da quella economica, la quale è stata minata dal caro energia. Oltre a ciò, l’istituzione del Ministero del Mare, costituisce un riferimento istituzionalmente importante, questa è stata anche una nostra proposta e dobbiamo dare atto che vi è stata attenzione. Inoltre, mi uniformo al messaggio inviato pubblicamente dalla Presidenza Nazionale delle ACLI e, anche io, ringrazio il Presidente Draghi per il lavoro svolto con la sua squadra”.

Christian Cabello: