In Italia e in Europa
Taranto è diventata un
simbolo della necessità della
transizione ecologica. La devastazione ambientale provocata dall’ex Ilva può trovare un avvio di risanamento nel Pnrr. Il
Piano nazionale di
ripresa e resilienza .Per rilanciare l’economia dopo la pandemia. E permettere lo
sviluppo verde e digitale del Paese. Una
proposta per questa inversione di rotta “green” è arrivata in questi giorni dai “Port Days” di Taranto. Al centro la
decarbonizzazione e le startup.
Priorità per Taranto
Decarbonizzazione. Incentivo alle startup. Nuovi traffici. Sono le priorità del porto di Taranto. Rilanciate col Port Days 2021. “Stiamo cercando di portare avanti una programmazione. Prevede da un lato la realizzazione di un sistema di monitoraggio integrato di tutte le matrici ambientali. Dall’altro una serie di progetti di economia circolare”, spiega Sergio Prete. Il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio è al porto di Taranto. Nell’area della calata 1 dello scalo. Prete indica i possibili sviluppi. E rileva che “gli armatori stanno testando varie soluzioni sui carburanti alternativi“.
Emissioni da abbattere
Aggiunge Prete: “Abbiamo già un abbattimento delle
emissioni di zolfo. Ci sono, inoltre, altri armatori che stanno commissionando la realizzazione di
navi a idrogeno. Sta poi prendendo piede il discorso del ‘cold ironing’. Cioé della fornitura di
energia elettrica da terra alle navi. Così le navi potranno spegnere i motori. Su questo il
Pnrr ha una
dotazione di fondi significativa che per il porto di Taranto prevede l’
elettrificazione delle banchine”. Sottolinea il presidente dell’Authority: “Contiamo di chiudere a novembre la fase preparatoria. Per l’insediamento di un
acceleratore di startup nel porto di Taranto. Si partirà, quindi, nel 2022 con l’attività vera e propria.
Acceleratore di startup
“L’acceleratore sorgerà in un’area delle palazzine di San Nicolicchio che abbiamo inaugurato prima dell’estate- puntualizza Prete-., Ma avrà, d’intesa con il comune di Taranto, anche una sede esterna in città”. Partner dell’acceleratore di start up sarà PortXL”. I tratta della prima struttura del genere in ambito portuale e marittimo al mondo. Opera a Rotterdam. Singapore. Anversa. “Ma coinvolgeremo nell’iniziativa anche altri soggetti”, assicura il presidente dell’Authority. Dunque al via l’acceleratore di start-up. Con la creazione di un incubatore di idee innovative nel porto.
Innovazione a Taranto
L’autorità di sistema portuale punta ad attivare processi di start-up di nuove imprese. E di “scale-up” di imprese innovative già esistenti. Da promuovere (o potenziare) su un tema specifico che faccia riferimento ai temi dell’innovazione (anche digitale). Della “circular” e della “blue economy”. Direttamente applicabili alle attività portuali. Industriali. O logistiche. Per il rafforzamento del porto si lavora anche alla riqualificazione della banchina di levante del molo San Cataldo. Ciò amplierà l’offerta per le navi da crociera. Il centro per l’accoglienza e i servizi ai croceristi, invece, è in ritardo sulla tabella di marcia. Con l’eventualità di una rescissione del contratto tra stazione appaltante e impresa.
Cultura marittima
“La decisione non è stata ancora assunta. E’ in corso un’istruttoria tecnica– precisa Prete all’Agi-. Ma registriamo un’accelerazione da parte dell’impresa appaltatrice. La situazione sarà valutata dalla direzione dei lavori a giorni”. Finalità del Port Days è quella di presentare il porto non solo come infrastruttura industriale. Commerciale. E croceristica. Ma come luogo dove poter scambiare idee e divulgare la cultura portuale, marittima. E conoscere le stesse attività professionali del porto. Insieme all’Authority sono coinvolte nell’iniziativa anche imprese. Confindustria. Capitaneria di porto. E varie associazioni come Jonian Dholpin Conservation. Afo 6. Propeller. Palio di Taranto.