Agli studenti papa Francesco augura “una bella strada nella scuola. Una strada che faccia crescere le tre lingue, che una persona matura deve sapere parlare”. E cioè “la lingua della mente. La lingua del cuore. E la lingua delle mani. Ma, armoniosamente, cioè pensare quello che tu senti e quello che tu fai. Sentire bene quello che tu pensi e quello che tu fai. E fare bene quello che tu pensi e quello che tu senti. Le tre lingue, armoniose e insieme!”. La piattaforma GoFundMe ha appena lanciato una campagna pro-istruzione. Grazie ai fondi raccolti sarà possibile attivare nuove borse di studio. Per specializzarsi nella difesa dei diritti umani e nella gestione dei conflitti.
Al servizio degli studenti
“È importante dare la possibilità a tutte e a tutti di formarsi, studiare e sognare un futuro diverso. In cui la tutela dei diritti umani e la risoluzione dei conflitti siano il motore del cambiamento per la costruzione di una società migliore”, sottolinea il professor Emanuele Sommario. Direttore del Master in Human Rights and Conflict Management. La campagna di crowdfunding (raccolta fondi) aiuta, attraverso l’erogazione di borse di studio, studentesse e studenti provenienti da paesi in via di sviluppo. Consentendo di frequentare il Master in Human Rights and Conflict Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. E di specializzarsi nella difesa dei diritti umani e nella gestione dei conflitti. Il corso di alta formazione si configura come un master universitario di primo livello. Ed è giunto alla 21esima edizione. Annovera ex studentesse ed ex studenti oggi occupati presso numerose e rilevanti organizzazioni internazionali. Come Onu, Unione Europea, governi nazionali, importanti Organizzazioni non governative. Ossia istituzioni impegnate nella difesa dei diritti umani. Nell’assistenza umanitaria. E nella cooperazione allo sviluppo. Il corso di studio ha dato la possibilità a studentesse e studenti provenienti da tutto il mondo di acquisire competenze specialistiche in questi settori.
Diritti umani
Il professor Emanuele Sommario dirige il Master in Human Rights and Conflict Management. E insegna Diritto internazionale dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna. La campagna della piattaforma GoFundMe ha l’obiettivo di aumentare le risorse a disposizione. Un’iniziativa, sottolinea il direttore del Master, “per aiutare una studentessa o uno studente, in una situazione di svantaggio, a specializzarsi nel campo dei diritti umani. Affinché diventi, un domani, esempio per la propria comunità”. È nata così l’opportunità di dare vita alla campagna di crowdfunding. Attiva su una delle più note piattaforme per questo genere di raccolta fondi. A cui può aderire chiunque, versando la somma che desidera e che rientra nelle proprie disponibilità.
Alta formazione
Il Master in Diritti Umani e Gestione dei Conflitti costituisce un’opportunità per studenti e studentesse provenienti da tutte le parti del mondo. Attraverso le borse di studio, infatti, possono formarsi alla Scuola Superiore Sant’Anna. Specializzandosi nelle aree tematiche. Nonostante le numerose difficoltà di natura economica che affrontano. Il Master supporta la realizzazione degli obiettivi di crescita professionale e personale dei partecipanti internazionali. Concedendo riduzioni parziali o esenzioni totali. “Ma spesso queste agevolazioni non bastano a garantire la possibilità di seguire il corso di alta formazione– puntualizzano i promotori dell’iniziativa-. E in alcuni casi non sono sufficienti in prospettiva, a immaginare un futuro migliore. Tanto per le studentesse e per gli studenti, quanto per coloro che saranno in grado di aiutare. A partire dal momento del rientro nel loro paese di origine”.
Modello
“L’istruzione è il grande motore dello sviluppo personale- affermava il leader sudafricano Nelson Mandela– È attraverso l’istruzione che la figlia di un contadino può diventare medico. Che il figlio di un minatore può diventare dirigente della miniera. Che il figlio di un bracciante può diventare presidente di una grande nazione.” Leader anti-apartheid in Sud Africa. Soprannominato “Madiba”, dal clan di origine, si laurea in giurisprudenza. E muove i suoi primi passi in politica nel 1944. E’ tra i fondatori della lega giovanile dell’African National Congress (ANC). Di cui diventa presidente nel 1950. Si schiera a favore delle proteste contro le leggi sulla segregazione razziale in Sudafrica. Nel 1964, dopo due anni di carcere e un lungo processo, viene condannato all’ergastolo, insieme ad altri leader dell’Anc. Con le accuse di sabotaggio e di lotta armata. Rimarrà in carcere per 27 anni. Fino all’11 febbraio 1990, giorno della sua scarcerazione. Dal luglio del 1991 ritorna presidente dell’African National Congress (ANC). E inizia un lungo e graduale lavoro di negoziati con il governo per la democratizzazione del paese. Alle prime elezioni libere della storia, nel maggio 1994, viene eletto come primo presidente della Repubblica nero del Sudafrica. Gli è stato assegnato il premio Nobel per la pace per l’impegno profuso nella lotta all’apartheid.