Il ruolo dell’
innovazione nella lotta alla
disoccupazione. L’urgenza di creare
posti di lavoro per uscire dalla crisi-Covid. Ecco ilĀ vademecum per tutte quelle imprese che vogliono avvicinarsi al mondo delle
startup. Attraverso il modello della “
open innovation“. A stilarlo ĆØ
Smau. Piattaforma dedicata ai temi dell’innovazione.Ā
Innovazione anti-burocrazia
La prioritĆ ĆØ lavorare con il “procurement manager”. Stare dietro alla
burocrazia delle grandi aziende, infatti, ĆØ difficile per una startup. Si tratta, infatti, di operazioni complesse. Come il contratto di stipula della collaborazione. O l’
erogazione dei fondi necessari allo sviluppo. Ma anche il solo reperimento delle risorse. I sistemi di molte multinazionali sono rigidi. E allungano di mesi l’inizio della
collaborazione. A2A ĆØ una multiutility italiana di settori-chiave. CioĆØ ambiente. Energia. Reti. Tecnologie per le cittĆ intelligenti. Ora ha messo a punto una metodologia. Per snellire l’
iter interno di accreditamento per una startup. LoĀ “startup kit” ĆØ un set di misure realizzate ad hoc. Full-digital. Con i processi semplificati, consente alle startup di essere
subito operative. Il kit garantisce di siglare un contratto digitale in una settimana. Ricevendo un anticipo del
50% dell’importo del progetto. I tempi di pagamento sono previsti a 30 giorni. E c’ĆØ un “focal point” dedicato. Durante tutte le fasi del
progetto.
Cultura dell’innovazione
E’ decisivo diffondere la cultura dell’innovazione con le risorse umane. C’ĆØ spesso unĀ gap di comunicazione tra piĆ¹ piani di una stessa impresa. Questa difficoltĆ si ritrova anche nel modello di co-innovazione. Sia con un nuovo partner. Sia con una startup. La soluzione ĆØ accelerare i processi. E infondere a tutti i livelli aziendali la cultura dell’innovazione. CiĆ² permette a tutte le aree di collaborare direttamente con la startup. Altrimenti sia l’azienda sia la startup hanno problemi. E si ritrovano a fronteggiare dinamiche lunghe e macchinose. Soprattutto burocratiche. La cultura aziendale dell’open innovation deve iniziare proprio dalle risorse umane. E la collaborazione con la startup diventa un’opportunitĆ . Per trasmettere ai dipendenti la cultura dell’imprenditorialitĆ . E per farli entrare con maggiore consapevolezza nei processi aziendali.
Procedure
Rita Casalini ĆØ responsabile “open innovation” di Ferrovie dello Stato. “Il primo scoglio nel rapporto con le startup ĆØ quello della cultura- osserva-. Le procedure e le abitudini sono difficili da sradicare. Altra difficoltĆ ĆØ il linguaggio diverso. Noi siamo molto proceduralizzati. Mentre la startup punta direttamente al risultato”. C’ĆØ, poi, l’aspetto dell’ingaggio delle startup. E della contrattualizzazione. “Per superare tutte queste difficoltĆ stiamo costruendo una serie di strumenti abilitanti”, aggiunge Casalini. CioĆØ semplificazioni contrattuali. Hub fisici di innovazione. Veicoli per il venture capital. Inoltre va favorito il dialogo tra “corporate” e “startup”. Attraverso le esperienze dell’innovation manager. L’obiettivo ĆØ favorire il passaggio di idee e strategie di innovazione.Ā A piĆ¹ piani aziendali. Risolvendo piĆ¹ rapidamente i problemi. E trovando soluzioni con maggiore consapevolezza. Attraverso il coinvolgimento delle aree strategiche della “corporate”.
Linee di azione
Tutto ciĆ² permette alla startup di seguire gli standard. E le
linee di azione dell’azienda. Consentendo a entrambi i team di crescere. Anche con partner meno strutturati Ma che vogliono imparare dall’esperienza delle “corporate”.
E’ importante, poi, saper disegnare una “roadmap”. Per cambiare strada, quando serve. La startup permette alla corporate di ridisegnare modelli. Sviluppare
nuovi prodotti o servizi. E inserirsi in segmenti di mercato mai esplorati. Viceversa l’impresa porta grosse opportunitĆ alla startup. Dai nuovi clienti a nuove risorse. Per
far crescere l’organizzazione.