Si aggrava l’epidemia di colera in Yemen dove, dallo scorso ottobre fino ad oggi sono oltre 620 mila i pazienti che hanno contratto la malattia e 2.048 le vittime. A lanciare l’allarme sul rapido progredire dell’epidemia nel Paese – duramente provato dal conflitto interno che dura già da tre anni – è l’Organizzazione mondiale della sanità, Oms, che ha aperto delle indagini per capire le cause di questo improvviso aumento.
Lo scenario previsto dagli esperti
L’epidemia di colera si sta espandendo molto più velocemente rispetto alle previsioni degli esperti che, come “peggior scenario” avevano ipotizzato che si sarebbe a circa 400 mila casi di pazienti contagiati.
Oltre 3.000 casi al giorno
Negli ultimi giorni si registrano circa 3mila nuovi casi quotidiani, con il 90% dei distretti del paese colpiti. “Alcune delle aree più affette, come la città di Sanaa, hanno visto una diminuzione nel numero dei nuovi casi – spiega il documento – ma in altre c’è stato un aumento. Sono in corso indagini per verificare le cause dell’aumento, e anche per capire se alcuni casi attribuiti al colera sono in realtà di altre malattie che danno dissenteria, come le infezioni da rotavirus”.
Allarme anche in Sierra Leone
Per evitare l’inizio di epidemie anche in Sierra Leone causate dalle recenti inondazioni, afferma sempre l’Oms, ha dato il via a un’imponente campagna di vaccinazioni di massa con oltre un milione di dosi. Preoccupazione anche per Nepal e Bangladesh, teatro di piogge e inondazioni negli ultimi mesi, dove migliaia di persone sono a rischio di malattie diarroiche ma anche di malaria e altre febbri trasmesse da zanzare.