Non si arrestano le operazioni di assistenza nel nord della Nigeria, lo Stato dell’Africa centrale maggiormente coinvolto dalle violenze perpetrate dai fondamentalisti islamici che, da queste parti, trovano espressione nel gruppo armato di Boko Haram. Dopo oltre un decennio di terrorismo e atti di oppressione, verificatisi soprattutto nella regione del Borno, nell’area nord-orientale del Paese, nei giorni scorsi le offensive delle forze governative hanno ridotto il territorio controllato dai jihadisti, alleati dal 2015 del sedicente stato islamico. Una battaglia, quella contro gli integralisti, che ha colpito in modo particolarmente duro gli abitanti di questo angolo del Continente e che, peraltro, non sembra ancora essere conclusa.
In questo contesto si è mosso, e continua a muoversi, il World food programme (Wfp), noto in Italia come Programma alimentare mondiale, l’agenzia delle Nazioni unite impegnata nell’assistenza alimentare delle popolazioni afflitte da fame e malnutrizione. Nel nord-est della Nigeria, in particolare, la più grande organizzazione umanitaria del mondo è attiva da diversi mesi, tentando di fornire aiuti e adeguati programmi nutrizionali alla fascia di popolazione maggiormente colpita dai conflitti. Un risultato particolarmente rilevante, è stato raggiunto nell’appena passato mese di dicembre, durante il quale gli operatori del Wfp sono riusciti a distribuire aiuti economici e alimentari a oltre 1 milione di persone.
Nelle regioni di Borno e Yobe, stando al comunicato rilasciato dall’organizzazione, sono oltre 4 milioni le persone in forti condizioni di difficoltà, in particolare i bambini i quali, soprattutto quelli al di sotto dei 5 anni, soffrono di malnutrizione acuta. Una situazione ben nota, che ha indotto il governo nigeriano a dichiarare lo stato di emergenza e generato un sempre più urgente bisogno di assistenza. Per questo l’obiettivo conseguito dal Wfp il mese scorso, risulta di grande importanza: “I bisogni sono chiaramente immensi e bisogna fare di più – ha spiegato Sory Ouane, Direttore Wfp e Coordinatore dell’emergenza in Nigeria -. Tuttavia, questo è un importante risultato, se si pensa che a ottobre avevamo assistito 160 mila persone. E’ solo grazie agli sforzi congiunti di tutti i partner umanitari, incluso il governo locale, se si sono raggiunti questi numeri”.
Un altro proposito dell’organizzazione, era di fornire, dove possibile, degli aiuti economici, attraverso il contante: da questo punto di vista, sono state circa 170 mila le persone assistite, ovviamente nelle zone dove i mercati risultano funzionanti. Altre 800 mila, invece, hanno beneficiato della fornitura di cibo, con alcuni speciali alimenti nutritivi per i bambini più esposti al rischio di malnutrizione: “Non è stato facile potenziare le operazioni e fornire assistenza alimentare tempestiva e salva-vita – ha sottolineato ancora Ouane -. Tuttavia, stiamo ora studiando modi per assistere ancora più persone, fino alle 2,5 milioni entro aprile 2017″. Un obiettivo importante, per conseguire il quale, come riportato dal responsabile regionale Wfp, Abdou Dieng, “sono necessari finanziamenti continuati”.