LLavoro, volontariato, cura dei nipoti e altre attivitĆ fanno bene alla salute degli anziani. Infatti, si sentono e sono oggettivamente piĆ¹ sani gli anziani attivi rispetto ai coetanei che lo sono meno, specie se allāinvecchiamento attivo si associa anche un buon livello di istruzione. Le differenze di salute tra anziani piĆ¹ o meno attivi possono essere anche molto ampie: lāinvecchiamento attivo, quindi, ĆØ responsabile del 30% di queste differenze.
Ć il risultato di uno studio condotto da Bruno ArpinoĀ del Dipartimento di Scienze politiche e Sociali dellaĀ Universitat Pomepu Fabra (UPF) a Barcellona nellāambito del progetto di ricerca europeo intitolato CREW e cofinanziato dalla Join Program Initiative More Years Better Lives, in collaborazione con lāUniversitĆ Cattolica, sede di Roma (professor Paolo Maria Rossini) riunitasi questa settimana a Bruxelles in occasione della conferenza “Aumentare la base di conoscenza sul cambiamento demografico”, tenutasi il 13 febbraio.Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā Ā
Il progetto CREW riguardaĀ quattro grandi temi. āIn primo luogoĀ – spiega il professorĀ ArpinoĀ – analizzeremo i fattori che influenzano il benessere della popolazione anziana nella sua multidimensionalitĆ , considerando sia aspetti legati alla salute fisica o mentale, sia al benessere soggettivo, alle percezioni soggettive sul proprio stato di invecchiamento e alla situazione economica. In secondo luogo, studieremo in che misura prendersi cura degli altri (nipoti, genitori, coniuge, ecc.) – unāattivitĆ molto frequente soprattutto in alcuni paesi e tra le donne – incide sul benessere e le decisioni lavorative. In terzo luogo, analizzeremo le sfide poste ai sistemi pensionistici come conseguenza di cambiamenti nelle dinamiche familiari e nel mercato del lavoro. In particolare, studieremo come garantire sistemi pensionistici equi e stabiliā. āInfine ā continua il professor Arpino – esamineremo la popolazione di anziani senza parenti stretti, le sue caratteristiche e condizioni di saluteā. In ogni tema trattato, si terrĆ conto degli aspetti di genere e dellāinfluenza del contesto politico e culturaleā.
o studio sullāinvecchiamento attivo, apparso sulĀ Journal of Aging and Health,Ā analizza le diseguaglianza in salute tra persone anziane con livello di istruzione differente, utilizzando tre misure differenti (percezione soggettiva dello stato di salute complessivo, depressione, limitazioni fisiche). Era giĆ noto che diseguaglianze di salute esistono in relazione allo stato socio-economico degli anziani.
āL'ipotesi fondamentale che abbiamo voluto testare ā spiega lāesperto – ĆØ se queste diseguaglianze (o parte di esse) possono essere spiegate dal diverso grado di invecchiamento āattivoā degli anziani, cioĆØ il livello individuale di partecipazione ad attivitĆ quali lavoro pagato, volontariato, attivitĆ sociali e cura dei nipoti. Abbiamo trovato che per alcuni indicatori di salute fino al 30% delle diseguaglianze possono essere spiegate dal diverso grado di āactive ageingā e che anziani con piĆ¹ elevato grado di istruzione tendono a essere piĆ¹ attiviā.
Il contributo ĆØ sostanziale se si ci riferisce alla partecipazione al mercato del lavoro e alle attivitĆ di volontariato e sociali, mentre ĆØ marginale per l'attivitĆ di cura dei nipoti. Questo non vuol dire che quest'ultima attivitĆ non sia rilevante ai fini dell'active ageing, ma semplicemente che non contribuisce a spiegare le diseguaglianze socio-economiche in termini di salute.
Pur essendo difficile stabilire in via definitiva lāesistenza di un nesso di causa-effetto tra lāabitudine a svolgere diverse attivitĆ e la garanzia di una vecchiaia in salute, āquesto studioā, conclude il professor Arpino, āĆØ stato realizzato proprio per scartare la possibilitĆ di una causalitĆ inversa (ovvero gli anziani piĆ¹ sani tendono ad essere piĆ¹ attivi proprio in virtĆ¹ del loro stato di salute): infatti, abbiamo utilizzato dati longitudinali, ossia abbiamo misurato le condizioni di salute dei partecipanti e la loro partecipazione ad attivitĆ allāinizio dello studio e abbiamo visto come lāabitudine a svolgere attivitĆ di vario genere inizialmente si associava a un migliore stato di salute due anni dopoā.