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Vietati i riti che costringono le donne a prostituirsi

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Possibile svolta di portata storica in Nigeria. Due settimane fa a Benin city, l'Oba (“re”) Ewuare II, la massima autorità religiosa del popolo Edo, ha convocato tutti i “preti” del culto locale juju per una cerimonia solenne durante la quale ha formulato un editto importante. Di fatto, il leader religioso ha vietato tutti i riti di giuramento che vincolano con maledizioni le ragazze oggetto della tratta. Egli ha inoltre intimato che “gli dei del regno di Benin” “distruggeranno coloro che sono coinvolti nel traffico illecito” ed ha reso nulli tutti i giuramenti fin qui contratti. Ewuare II gode di una certa considerazione internazionale: è stato ambasciatore della Nigeria in Angola, Svezia e Italia e ha lavorato alle Nazioni Unite. Fin dal suo insediamento nel 2016 ha collaborato strettamente con il governatore dello Stato dell'Edo e con l’agenzia locale contro la tratta di persone.

Come sottolinea l'emittente Enews Channel Africa, questo intervento del religioso potrebbe evitare che migliaia di ragazze nigeriane vengano costrette a prostituirsi in Europa per ripagare il debito contratto con i trafficanti, che si aggirerebbe tra i 20 e i 40 mila euro. Infatti – come riporta l'AgenSiril 90% delle giovani nigeriane vengono dall'Edo State (che ha 3 milioni di abitanti).

“Una pietra miliare”

Il comandante di zona dell'Agenzia nazionale per la proibizione della tratta di persone (Naptip), Nduka Nwanwennee, ha definito l'intervento di Ewuare II una pietra miliare significativa nella guerra contro i trafficanti di esseri umani. “Fino ad ora, a causa del giuramento che hanno fatto, le vittime della tratta di esseri umani raramente si sono aperte per testimoniare in tribunale”, ha detto, come riporta il portale Vanguard. Ma “ora che quei giuramenti sono stati annullati dal 're', il nostro potere di contrastare (il fenomeno) è maggiore e possiamo salvare più vittime”, ha detto.

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