Esodo dal Venezuela, dove decine di migliaia di cittadini hanno approfittato della riapertura temporanea della frontiera con la vicina Colombia per attraversare il confine ed acquistare cibo e medicine. Il passaggio ĆØ consentito attraverso due ponti che hanno aperto alle prime ore del mattino senza restrizione, a parte il controllo della carta di identitĆ , dopo quasi un anno di chiusura. Il presidente venezuelano Nicolas Maduro aveva ordinato la chiusura del confine per “ragioni di sicurezza”, a seguito di un attacco da parte di presunti ex paramilitari colombiani contro una pattuglia dell’esercito venezuelano avvenuto lo scorso agosto.
Il Venezuela sta vivendo una gravissima crisi economica causata principalmente dal crollo dei prezzi del petrolio, materia prima che costituisce il grosso delle esportazioni, che ha gettato nella povertĆ migliaia di famiglie. La gran parte dei cittadini che stanno entrando in Colombia proviene dalla regione di Tachira, al confine, ma in tanti sono arrivati anche da piĆ¹ lontano come dalla capitale Caracas per acquistare generi di prima necessitĆ . “Sono felice di comprare quello che mi serve. Non sono un milionario, ho bisogno di comprare a buon prezzo, non a quello del contrabbando”, testimonia Coromoto Ramirez, un commerciante. Sulla sua lista della spesa: carta igienica, burro, olio, riso, latte, “tutto quello che posso portare”.
Secondo il ministero della Difesa colombiano, sono entrate oltre 75mila persone in un sol giorno, oltre alle 44mila che avevano giĆ traversato il confine il giorno precedente. Il governo colombiano ha annunciato anche l’invio di un convoglio speciale per rifornire i supermercati di Cucuta. PorterĆ “principalmente zucchero, olio e farina, che sono i prodotti piĆ¹ richiesti,” ha detto il ministro della Difesa colombiano Lios Carlos Villegas.