Omicidio pianificato. E’ la forte denuncia fatta da Mons. Jonny Eduardo Reyes Sequera S.D.B., Vicario Apostolico di Puerto Ayacucho riguardo al massacro avvenuto mercoledì scorso nel carcere venezuelano di Ayacucho dove sono morte 37 persone.
L’attacco
Il carcere di Puerto Ayacucho è localizzato in una zona isolata della foresta amazzonica, nel sud del Paese sudamericano, e ospitava 105 detenuti, molti dei quali definiti oppositori “politici” del dittatore Nicolas Maduro.
Mercoledì scorso le forze speciali sono intervenute reprimendo nel sangue quella che, a detta del governo di Caracas, era una rivolta dei carcerati. La stampa locale aveva infatti pubblicato la notizia che un gruppo di detenuti aveva presso il controllo del carcere. Nell’attacco, sono morte 37 persone. Secondo testimoni locali, vi sono stati veri e propri scontri a fuoco tra i prigionieri – ridotti alla fame dalla grave crisi economica che sta attraversando il Paese – e gli agenti che hanno partecipato al blitz, 14 dei quali sono rimasti feriti.
Il j’accuse del Vicario
“Queste persone sono state massacrate in modo pianificato”, ha però commentato il Vicario Apostolico Reyes Sequera alla stampa locale. “Qui parliamo di una tragedia grave, perché sono vite umane, perché quando si paga gruppi armati per andare ad ammazzare la gente, è una cosa pianificata”, ha ribadito Mons. Reyes riportato da Fides, l’organo di informazione delle Pontificie Opere Missionarie.
“Non si tratta di polli o gatti, sono persone, e neppure sappiamo se sono solo 37. Sentiamo da tutti i telegiornali ciò che è accaduto a Barcellona, ma in Venezuela?, cosa succede veramente qui?”, ha concluso amaramente il monsignore.