Sono più di 175 milioni i bambini nel mondo – circa la metà di quelli in età prescolare a livello globale – che non ricevono un’istruzione prescolare”. Lo denuncia l’Unicef nel nuovo rapporto “A World Ready to Learn: Priotizing quality early childhood education” (“Un mondo pronto ad apprendere: dare priorità all’istruzione di qualità nella prima infanzia”), riportato dal Sir. Il nuovo report evidenzia che l'istruzione nella pima infanzia (dai 3 ai 56 anni, a seconda della Nazione) è maggiormente carente nei Paesi a basso reddito: solo 1 bambino su 5 è iscritto alla scuola preprimaria (la nostra “materna”) rispetto ai Paesi ad alto reddito.
Questo anche a cusa del fatto che la maggioranza delle scuole preprimarie nei Paesi in via di sviluppo non è gratuita, al contrario di quanto accade in Europa dove – nella maggioranza dei casi – è a carico dello Stato perché, insieme all'istruzione primaria, è riconosciuta come istruzione di base.
Il rapporto mostra, inoltre, che il benessere familiare, il livello di istruzione delle madri e la localizzazione geografica sono tra i fattori chiave determinanti per seguire l’istruzione prescolare. La povertà si conferma dunque il principale fattore determinante nella scelta, seguito a ruota dall’impatto che i conflitti armati hanno sulle fasce più fragili della popolazione.
Istruzione prescolare
Sempre secondo la ricerca dell’Unicef, nel 2017 8 bambini su 10 in età da scuola preprimaria nei Paesi ad alto reddito erano iscritti a programmi per l’istruzione prescolare. Nei Paesi a basso reddito erano solo 2 su 10. Allo stato attuale, entro il 2030, i tassi di iscrizione all’istruzione prescolare nei Paesi a basso reddito saranno in media solo del 32%, rispetto all’86% nei Paesi ad alto reddito.
Secondo i dati disponibili in 48 Paesi, il 47% dei bambini che frequentano programmi di istruzione prescolare mostrano progressi nell’alfabetizzazione e nella capacità di fare calcoli, rispetto al 20% dei bambini che non ricevono questo tipo di istruzione. I bambini che frequentano l’istruzione prescolare hanno, dunque, probabilità oltre 2 volte maggiori di stare al passo per imparare a leggere o fare calcoli rispetto ai bambini che non ricevono questo tipo di istruzione.
“Se i governi di oggi vogliono una forza lavoro competitiva nelle economie di domani, devono partire dall’istruzione prescolare – dichiara la direttrice generale dell’Unicef, Henrietta Fore -. Se vogliamo dare ai nostri bambini la migliore possibilità di vita per avere successo in un’economia globalizzata, i leader devono dare priorità e risorse apposite all’istruzione prescolare”.